(ANSA) - LUSSEMBURGO, 08 GIU - L'Italia vuole assumere una
posizione di "responsabilità" nei confronti del possibile
accordo sulla migrazione che deve però essere dimostrata anche
verso "i cittadini italiani ed europei" per una riforma che
sarebbe altrimenti "destinata a fallire nella realtà". Lo ha
detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi intervenendo
nel giro di tavolo al Consiglio Affari Interni. "Non voglio
esprimere una posizione nettamente contraria ma dobbiamo
immaginare su alcuni punti la possibilità di ulteriori
negoziati".
Tra i punti elencati dal ministro c'è quello di "negoziare
ancora" sulla capacità adeguata "ragionevole", per arrivare a
una quota di "20 mila posti" con un moltiplicatore di "un
massimo di due", l'introduzione del "tetto annuale" e "la mera
notifica della Commissione" sulla sospensione della procedure di
frontiera obbligatorie, la "flessibilità sul principio di Paese
terzo sicuro" evitando la connessione. La responsabilità nei
casi SAR - per quello che andrebbe a sostituire l'attuale
meccanismo di Dublino - dovrebbe "limitarsi a 12 mesi".
Piantedosi ha poi espresso "forti dubbi" sull'attuazione delle
compensazioni finanziarie per i mancati ricollocamenti visto che
sinora la solidarietà volontaria "non ha funzionato". Sarebbe
poi essenziale "prevedere una clausola di revisione dopo un
anno".
"Siamo qui per trovare un compromesso per poter rispondere
alle nostre opinioni pubbliche sui problemi della migrazione,
che sono importanti: la Francia ha la sua posizione ma bisogna
tenere il punto di vista degli altri Paesi, serve ancora un
pochino di lavoro. L'accordo può mostrare ai cittadini europei
in vista delle elezioni europee che quando l'Ue è unita ottiene
dei risultati". Lo ha detto Gérald Darmanin, ministro
dell'Interno della Francia. "Siamo molto vicini all'accordo, ora
non ci sono più ragioni valide per fare passi indietro". Lo ha
detto Maria Malmer Stenergard, Ministro della Migrazione della
Svezia, arrivando al Consiglio Affari Interni in Lussemburgo.
"Capisco che ci siano discussioni nazionali molto dure, ma è un
pacchetto equilibrato e la cosa giusta da fare è approvarlo", ha
sottolineato.
"Sono passati quasi tre anni dalla presentazione della mia
proposta, è stata una maratona, ora abbiamo 100 metri ancora da
percorrere, siamo vicini a trovare un accordo: mi aspetto che
gli Stati membri riescono a completare questi pochi metri". Lo
ha detto la commissaria agli Affari Interni Ylva Johansson
arrivando al consiglio in Lussemburgo. "È importante
sottolineare che l'accordo non è una partita tra perdenti e
vincenti, un gioco a somma zero: quando agiamo insieme siamo
molto forti, se invece non siamo uniti siamo tutti perdenti
perché nessuno può gestire la migrazione da solo". (ANSA).
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Migranti: Piantedosi, non contrari ma servono correzioni
Johansson, se troviamo l'accordo vinciamo tutti