(ANSA) - BELGRADO, 20 MAR - Sarà il ballottaggio del 2 aprile
prossimo tra il presidente uscente Milo Djukanovic e il giovane
politico filoeuropeista Jakov Milatovic a stabilire il vincitore
delle elezioni presidenziali in Montenegro. Come era largamente
previsto infatti, nel voto odierno nessuno dei sette candidati
in lizza ha ottenuto il 50% dei voti necessario per
l'affermazione già al primo turno. Rispettando le previsioni,
Djukanovic si è facilmente affermato rispetto al resto dei
candidati, ma la sorpresa è stata l'affermazione di Milatovic su
Andrija Mandic, il rappresentante del Fronte Democratico
filoserbo e filorusso, dato dai sondaggi quale sfidante più
probabile di Djukanovic al secondo turno. Stando ai dati
concordanti diffusi in serata dai due centri di ricerche CeMI e
Cdt, sulla base dell' elaborazione del 100% di proprie indagini
di voto, il presidente uscente Djukanovic, che è leader del
Partito democratico dei socialisti (Dps) ha ottenuto il 35,3%
delle preferenze, a Jakov Milatovic, del Movimento Europa Ora
(Pes), è andato il 28,9%, mentre Mandic si è fermato al 19%.
Percentuali molto inferiori sono andate agli altri quattro
candidati in lizza. La commissione elettorale non ha fornito
ancora alcun dato ufficiale, dovendo raccogliere ancora le
schede di diversi seggi nella capitale Podgorica, e ha rimandato
a domani la diffusione dei propri risultati. Ha reso noto
tuttavia il dato finale sull'affluenza alle urne, che è
risultata del 64,06%. Veterano della politica montenegrina
Djukanovic - 61 anni, al potere ininterrottamente nel piccolo
Paese balcanico da un trentennio sia come presidente sia come
premier - si è detto certo della vittoria tra due settimane.
Parlando ai suoi sostenitori al quartier generale del suo
partito, il presidente uscente ha ribadito la sua ferma
convinzione europeista e atlantista, sottolineando la volontà di
riportare stabilità e fiducia in un Paese che da oltre due anni
non trova pace, con l'alternarsi di governi deboli e inefficaci,
incapaci di garantire maggioranze stabili, in grado di
proseguire al meglio il percorso europeo del Montenegro. Per
questo nei giorni scorsi lo stesso Djukanovic, dopo il
fallimento dell'ennesimo tentativo di formare un nuovo
esecutivo, ha sciolto il parlamento e indetto elezioni
anticipate per l'11 giugno. Jakov Milatovic, suo avversario al
ballottaggio se il risultato preliminare sarà confermato, è un
giovane e brillante economista 37enne, che è stato in passato
ministro dello sviluppo economico nel primo governo formato dopo
il voto politico del 2020. Per tale incarico aveva rinunciato a
un posto alla Banca per la ricostruzine e sviluppo (Bers). Lo
scorso anno ha fondato il Movimento Europa Ora (Pes). "Mi sono
candidato per sconfiggere Milo Djukanovic, e non solo Djukanovic
ma tutto quello che lui rappresenta in Montenegro", ha detto
oggi al seggio dove ha votato. "Djukanovic simboleggia il
passato e le politiche divisive che hanno impoverito il nostro
Paese", ha aggiunto. Mandic dal canto suo ha già invitato oggi i
suoi sostenitori a votare per Milatovic il 2 aprile, con
l'obiettivo di sconfiggere Djukanovic. (ANSA).
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Montenegro: il 2 aprile sfida tra Djukanovic e Milatovic
A sorpresa il giovane economista va al ballottaggio