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Fischler, senza riforma agricola, compromesso l'allargamento Ue

Già commissario europeo all'agricoltura all'Università di Udine

Redazione Ansa

(ANSA) - UDINE, 08 APR - "Negli anni a venire, la futura Commissione europea, dopo le prossime elezioni del Parlamento europeo dovrà fare necessariamente delle nuove riforme in campo agricolo, perché senza riformare questo settore sarà quasi impossibile continuare il processo di allargamento dell'Unione europea, in particolare verso i Paesi dei Balcani occidentali".
    Lo ha affermato Franz Fischler, Commissario europeo per l'Agricoltura e lo Sviluppo rurale dal 1995 al 2004 e ministro per l'agricoltura dell' Austria dal 1989 al 1994, a margine della sua lezione all'università del Friuli su "Sfide e opportunità per il settore agro-alimentare friulano nel nuovo contesto globale".
    All'evento, aperto dai saluti del rettore dell'ateneo Roberto Pinton, di Luciano Nonis, direttore della Fondazione Friuli e di Claudio Cressati, direttore vicario del dipartimento di Scienze giuridiche, ha fatto seguito una tavola rotonda con docenti dell'Università di Udine, e rappresentanti della società civile e delle imprese, tra cui Corrado Pirzio Biroli, già capo di gabinetto alla Commissione europea.
    "A livello europeo dobbiamo trovare nuove forme di cooperazione all'interno delle catene di produzione - ha aggiunto Fischler - perché il problema è che l'agricoltore è l'anello più debole di questa catena, dunque, è necessario pensare a un migliore equilibrio. E questo - ha specificato l'ex commissario Ue all'agricoltura - ha a che fare con le regole europee della competizione, e con la capacità di cooperare all'interno appunto delle catene di produzione, e anche con i brand e con i prodotti di qualità. In questo Paese e anche in questa regione, il Friuli Venezia Giulia, avete dei prodotti di altissima qualità che sono conosciuti in tutto il mondo, dunque - ha concluso Fischler - sarà necessario che la Politica comune agricola comune europea dia sostegno e non ostacoli queste produzioni d'eccellenza".
    Tra gli spunti di riflessioni consegnati a margine dall'ex commissario europeo, il fatto che "nella risposta al cambiamento climatico ci sono opportunità per il settore agricolo, che il più grande serbatoio di Co2 terrestre dopo gli Oceani".
    "Introdurre regole nuove e incentivi per gli agricoltori che si impegnano a 'catturare' e immagazzinare la Co2 nei terreni - ha concluso - aiuterebbe sia gli agricoltori sia il tema del cambiamento climatico". (ANSA).
   

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