Rubriche

Auto: mercato Europa cresce del 12,2% a febbraio

Promotor, lento recupero ma livelli pre-crisi lontani

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, MAR 21 - Nel mese di febbraio in Europa Occidentale più Paesi Efta e Regno Unito sono state immatricolate 902.775 auto, il 12,2% in più dello stesso mese del 2022. Nei primi due mesi le immatricolazioni sono state 1.814.048, pari a una crescita dell'11,5%. I dati sono dell'Acea, l'associazione dei costruttori europei.

"L'inversione di tendenza delineatasi con la prima crescita dell'agosto 2022 dopo tredici cali mensili consecutivi continua, ma tarda a prendere consistenza". E' il commento di Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, sulle immatricolazioni in Europa. "Rispetto alla situazione ante-pandemia, cioè rispetto al primo bimestre del 2019 le immatricolazioni nell'Europa Occidentale - spiega Quagliano - sono però ancora in calo di ben il 23,6%. Nella situazione innescata dalla pandemia il mercato dell'auto è stato fortemente penalizzato da un complesso di fattori che, con la carenza di microchip e di altri componenti essenziali, non hanno consentito all'industria automobilistica di soddisfare pienamente neppure la domanda residua al netto dell'impatto negativo dei fattori che vanno dalla pandemia alla guerra in Ucraina, alla crisi energetica ed al ritorno dell'inflazione". Secondo Quagliano, "la ripresina in atto di fatto è dovuta soltanto al miglioramento delle forniture di componenti. Tra l'altro la transizione energetica che sta lentamente prendendo corpo con l'aumento della quota dell'elettrico in alcuni dei maggiori paesi europei (ma non in Italia) è anche fonte di disorientamento perché difronte alla scelta di una nuova auto da acquistare vi sono forti incertezze da parte del pubblico per quanto riguarda il tipo di alimentazione per cui optare. E in questo quadro, poi, certamente non giovano le divergenze recentemente emerse in ambito Ue sul tipo di auto che sarà possibile acquistare dopo il 2035". Il Centro Studi Promotor sottolinea che tutti i mercati nazionali dell'area sono in crescita tranne cinque piccoli, Norvegia (-42,3%), Svezia (-19,5%), Finlandia (-6,3%), Islanda (-5,8%) e Lituania (-1,5%).

(ANSA).

Leggi l'articolo completo su ANSA.it