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Esperantisti dall'Ucraina per unirsi a messaggio di pace

A Lignano testimonianza di una docente all'ateneo di Lutsk

Redazione Ansa

(ANSA) - UDINE, 05 AGO - "Noi siamo esperantisti e l'esperanto è la lingua della pace, per cui ci battiamo per la pace, se la guerra distrugge il mondo, rischiamo di perdere tutta la cultura che abbiamo". E' il messaggio lanciato oggi a Lignano Sabbiadoro (Udine) da Nina Danylyuk, esperantista e docente di linguistica generale e interlingustica all'università nazionale Lesya Ukrainka Volyn di Lutsk (Ucraina), giunta nella città balneare friulana per il doppio congresso mondiale degli esperantisti, quelli dei giovani e quello degli insegnanti, in corso fino al 12 agosto.
    Nina è riuscita a raggiungere il Friuli con altre due persone dall'Ucraina: una piccola delegazione dal Paese coinvolto dal conflitto, dove all'associazione esperantista sono iscritte alcune centinaia di persone.
    "Nella parte occidentale del Paese dove, si trova il nostro ateneo, la situazione non è al momento drammatica - continua - e la nostra università è diventata un punto di riferimento e rifugio per i docenti di altre università del Paese, nelle zone orientali più colpite dalla guerra, che vede una recrudescenza - fa sapere - specialmente degli attacchi russi nei confronti delle istituzioni scientifiche ed educative". Ed è per questo che la delegazione ucraina si è impegnata a raggiungere il congresso internazionale in corso a Lignano: unirsi all'appello per la pace degli esperantisti provenienti da 50 Paesi di tutto il mondo.
    "Sentiamo molto l'incidenza di questa guerra - continua l'esperantista di Lutsk -, diamo ospitalità a colleghi e studenti della parte orientale. La guerra è una cosa terribile - conclude -, ci sono tante persone che vorrebbero vivere in pace e invece sono costrette a combattere e anche a morire per difendersi". (ANSA).
   

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