(ANSA) - SREBRENICA, 11 LUG - In Bosnia-Erzegovina migliaia
di persone sono affluite sin dalle prime ore di stamane al
cimitero-memoriale di Potocari, alle porte di Srebrenica, dove
oggi sono in programma le commemorazioni ufficiali per il 28/mo
anniversario del genocidio di oltre 8 mila bosniaci musulmani ad
opera delle truppe serbo-bosniache al comando del generale Ratko
Mladic.
"Il genocidio di Srebrenica ci perseguiterà per sempre.
Ventotto anni dopo assistiamo a un aumento del negazionismo del
genocidio, a false narrative a glorificazione dei criminali di
guerra ed è nostro dovere esprimerci contro queste tendenze,
ricordando al mondo la verità, una verità innegabile", ha detto
la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, durante
la commemorazione del genocidio di Srebrenica a Strasburgo.
Alle commemorazioni al cimitero-memoriale di Potocari sono
presenti oggi tra gli altri l'Alto rappresentante internazionale
in Bosnia-Erzegovina, Christain Schmidt, il capo della
rappresentanza Ue a Sarajevo Johann Sattler, la direttrice
generale del Servizio europeo per gli affari esterni Angelina
Eichhorst, diversi ambasciatori stranieri in Bosnia-Erzegovina,
compreso l'americano Michael Murphy, numerose delegazioni
politiche e di organizzazioni internazionali. Come negli altri
anni, sono assenti i rappresentanti di Serbia e della Republika
Srpska, l'entità a maggioranza serba di Bosnia-Erzegovina, che
continuano a negare il genocidio, come la giustizia
internazionale ha definito il peggior massacro in Europa dopo la
seconda guerra mondiale. I serbi parlano di massacri e atrocità
commesse a Srebrenica durante il conflitto armato del 1992-1995,
ma sostengono che non si può parlare di genocidio. E lamentano
al tempo stesso il silenzio sui crimini e sui massacri subiti
dai serbi nella guerra di Bosnia.
Schmidt ha annunciato un ulteriore ampliamento e inasprimento
della legge sul divieto della negazione del genocidio di
Srebrenica, imposta dal suo predecessore Valentin Inzko alla
fine del suo mandato. "Le giovani generazioni devono sapere cosa
è successo qui nel luglio 1995", ha detto. E deve essere chiaro
che "coloro che negano e glorificano i crimini infliggono dolore
non solo alle famiglie delle vittime ma a tutta l'umanità". La
legge sul divieto della negazione del genocidio - ha osservato -
verrà ampliata in modo che gli autori di crimini di guerra non
possano avere il diritto di ricoprire funzioni pubbliche. "Non
ci possono essere lupi travestiti da pecore. E' loro dovere
morale chiedere scusa, e sono le vittime che decidono se
perdonare o meno", ha affermato Schmidt, impegnato in un lungo e
duro braccio di ferro con il leader serbo-bosniaco Milorad
Dodik. Per Johann Sattler, "gli eventi di Srebrenica sono il
capitolo più oscuro dell'ultimo secolo nel continente europeo.
Siamo qui per rendere omaggio alle vittime". (ANSA).
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Srebrenica: migliaia a cerimonie in 28/mo anniversario genocidio
Metsola, Pe non si fingerà cieco di fronte ai crimini di guerra