(ANSA) - ANCONA, 10 LUG - Impegno comune nella lotta ai
trafficanti di esseri umani, per scongiurare nuove tragedie del
mare e arginare i flussi irregolari: Italia, Slovenia e Croazia
rinnovano e rafforzano il patto su migranti, dando sostanza alla
riunione trilaterale sull'alto Adriatico che quest'anno è stata
ospitata ad Ancona. Un "risultato molto positivo", ha
sottolineato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che con i
colleghi di Zagabria e Lubiana rinnova l'appello agli altri
partner Ue per fare un ulteriore scatto in avanti: "Una
soluzione che può essere solo europea" per risolvere la crisi
migratoria nel suo complesso.
Tradotto, protezione condivisa delle frontiere esterne e
sostegno all'Africa, affrontando alla radice le cause che
spingono le persone ad abbandonare la loro terra. Nel quadrante
dell'alto Adriatico lo sguardo è rivolto soprattutto alla rotta
balcanica, con numeri in aumento che preoccupano, ha ammesso la
ministra slovena Tanja Fajon. Su questo fronte la trilaterale di
Ancona ha individuato le priorità: "Potenziamento delle attività
di pattugliamento congiunto, miglioramento delle procedure di
riammissione, rafforzamento dello scambio di informazioni,
coordinamento delle posizioni nazionali nei competenti organi
istituzionali dell'Ue", come si legge nella dichiarazione
congiunta firmata al termine della riunione. In cui si evidenzia
anche la "cooperazione nel contrasto alla criminalità
organizzata transnazionale, con particolare attenzione alle reti
del traffico di migranti e alla tratta di esseri umani". Per
vincere questa sfida l'Italia conta anche sulla progressiva
integrazione europea dei Balcani occidentali. "Vogliamo essere
protagonisti nel portare avanti un'azione di stabilità senza la
quale tutto diventa più difficile", ha rimarcato Tajani, con un
evidente riferimento alle tensioni tra Serbia e Kosovo.
Sostenere lo sviluppo della regione "è un tema europeo", gli ha
fatto eco il croato Gordan Grlić Radman. Il contenimento dei
flussi migratori è solo una parte dell'ampio spettro di
cooperazione tra Italia, Slovenia e Croazia, che vogliono
lavorare insieme per sfruttare appieno il potenziale di crescita
e sviluppo dell'area. A partire dalla valorizzazione dei sistemi
portuali. "Devono essere più competitivi, non solo per l'export,
ma anche per l'import da Cina o India", ha spiegato Tajani,
rilevando che l'Adriatico è la via più veloce per l'Europa
rispetto ai grandi porti del nord come Anversa e Rotterdam.
Altro dossier è quello della protezione e sostenibilità
dell'eco-sistema adriatico, essenziale non solo dal punto di
vista dell'ambiente ma anche per l'economia del mare e il
turismo. E ci sarà anche spazio per guardare al futuro con
soluzioni innovative. Trieste, ad esempio, l'anno prossimo
ospiterà il Big Science Business Forum, dedicato alla creazione
di una valle dell'idrogeno. La riunione sull'Alto Adriatico,
giunta alla quarta edizione, è ormai un meccanismo di
cooperazione consolidato, ma l'obiettivo è di ampliare ancora di
più l'orizzonte. Ad Ancona, al termine dei lavori della
trilaterale, il format si è allargato al collega austriaco,
Alexander Schallenberg, per uno scambio sui temi dell'attualità
internazionale e dell'agenda europea. Nuovi interlocutori, nuove
idee che possono tradursi in "soluzioni concrete" per le sfide
dell'Europa, ha spiegato il titolare della Farnesina. Dando
l'appuntamento in Slovenia per l'anno prossimo. (ANSA).
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Italia-Slovenia-Croazia, patto contro i trafficanti
Trilaterale ad Ancona. Tajani: 'Proteggere i confini Ue'