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'Putin's Europe',progetto ricerca sulla propaganda putiniana

A Varsavia si parla di Russia, Europa e le sfide del liberalismo

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 23 NOV - Ora che in Polonia Donald Tusk, ex presidente del Consiglio europeo, aspira a formare un governo liberale ed europeista, il gruppo di Visegrad rianima il dilemma tra la prospettiva populista e quella liberale. Delle sfide al liberalismo occidentale e di come l'Europa sia cambiata dall'inizio della guerra russo-ucraina parla 'Putin's Europe', un lavoro di ricerca che ha ad oggetto la propaganda putiniana e gli strumenti della diffusione di quest'ultima in Europa: il volume sarà presentato a Varsavia il prossimo 28 novembre.
    Il progetto è stato realizzato da una équipe di studiosi europei (polacchi, austriaci, russi, portoghesi, italiani, ucraini) coordinati dallo European Liberal Forum (Bruxelles) in cooperazione, tra gli altri, con Projekt Polska (Varsavia), Friedrich Naumann (Berlino) e Fondazione Luigi Einaudi (Italia).
    Tra gli autori del volume anche la ricercatrice Renata Gravina, la quale dedica un capitolo alla disamina di come sia stata declinata nel ventennio putiniano la propaganda antiliberale e che sottolinea come, viceversa, nella storia dell'impero una tradizione liberale specificamente russa abbia occupato un posto di rilievo.
    All'origine del liberalismo russo l'autrice ha dedicato un saggio storico, 'La Libertà fuori dalla Russia' (Nuova Cultura), presentato ieri all'Università Tor Vergata di Roma, nell'ambito del neonato Centro di studi sulla Russia Contemporanea (CESARC).
    Il centro, coordinato dallo storico Andrea Romano, si ripropone di capire e far comprendere la Russia contemporanea. Ma l'idea è, altresì, quella di alimentare un dibattito che possa analizzare le derive autoritarie della Russia e alimentare l'interesse per le vicende e i destini della Russia democratica.
    Secondo la Gravina "la vicenda contraddittoria della storia della libertà russa trova innumerevoli punti di contatto con la parabola teorica del putinismo, il quale, in particolare nei primi mandati, ha attinto molto dall'ideologia del liberalismo conservatore". Conoscere la vicenda storica liberale russa e connetterla con l'attualità appare, per la ricercatrice, come "uno degli strumenti per indagare sulle difficoltà e sulle possibili prospettive liberali del futuro dell'Europa intera".
    (ANSA).
   

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