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Pordenonelegge in Romania per la settimana della lingua italiana

Agrusti: 'Confermato il nostro impegno per l'internalizzazione'

Redazione Ansa

(ANSA) - PORDENONE, 17 OTT - Una vocazione internazionale in costante crescita, i focus di stretta attualità che permettono di stare "sull'uscio della storia", un'identità forte di impresa culturale, sempre più spesso invitata a portare all'estero la propria esperienza: fondazione Pordenonelegge.it quest'anno accoglie l'invito arrivato dalla Romania, in occasione della Settimana della lingua italiana nel mondo, e venerdì 20 ottobre farà tappa a Timisoara, capitale europea della cultura 2023, dove si chiuderà la 24/a edizione della festa del Libro con gli autori, dopo l'anteprima di Praga e le cinque giornate di Pordenone.
    "Il nostro impegno per l'internazionalizzazione è percepito da molte realtà all'estero - ha spiegato Michelangelo Agrusti, presidente di fondazione Pordenonelegge.it - condividere l'esperienza culturale costruita nel tempo ci consente di scambiare idee e visioni per una nuova Europa: a Timisoara affiancheremo agli eventi del palinsesto culturale gli incontri con autorità consolari e rappresentanze di tante aziende del nord-est che hanno contribuito allo sviluppo industriale e imprenditoriale della Romania. La trasferta sarà anche un omaggio alle tante famiglie romene arrivate nel tempo in Italia e nel comprensorio di Pordenone".
    "A Timisoara - ha sottolineato il direttore artistico di pordenonelegge Gian Mario Villalta - ci confronteremo in un dialogo tra Italia e Romania su temi importanti quali la lingua, la poesia, la geografia umana, della cultura e della produzione".
    Due gli incontri in programma, con il sostegno di Bcc Pordenonese e Monsile: la lezione "Europa romanza" del linguista e filologo Lorenzo Tomasin, nella biblioteca centrale universitaria Eugen Todoran, per ricordare la comune matrice linguistica di Italia e Romania, e un video collegamento con Giulio Ferroni, professore emerito dell'Università La Sapienza di Roma, per un focus dedicato a "L'Italia di Dante", quindi al padre e "inventore" della lingua italiana. (ANSA).
   

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