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In Polonia beatificata famiglia sterminata dai nazisti

Nascondevano ebrei nonostante i severi divieti

Redazione Ansa

(ANSA) - VARSAVIA, 10 SET - Sono stati oggi ufficialmente riconosciuti come Beati della Chiesa cattolica Jozef e Wiktoria Ulm e i loro sette bambini uccisi dagli nazisti tedeschi il 24 marzo 1944 per aver nascosto nella loro casa a Markowa, nel sud della Polonia (diocesi di Przemysl) le otto persone di origine ebrea che rischiavano la morte a causa della "soluzione finale" imposta contro la nazione ebraica dal regime di Adolf Hitler. La famiglia è stata denunciata da un poliziotto locale, che sapeva bene che solo in Polonia, per aiuto offerto agli ebrei, i cittadini venivano condannati alla morte.
    Nella cerimonia della beatificazione presieduta dal cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero per le Cause dei santi, intervengono alcuni cardinali, compreso Stanislaw Dziwisz, già segretario del papa Giovanni Paolo II e Grzegorz Rys, nominato dal papa Francesco, circa 80 vescovi e 1000 sacerdoti. Presenti circa 30 mila pellegrini e fra loro il presidente della Polonia Andrzej Duda, il premier Mateusz Morawiecki, il leader del partito al governo Jaroslaw Kaczynski.
    Presente anche il rabino di Polonia Michael Schudrich. (ANSA).
   

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