(di Lorenzo Attianese)
(ANSA) - ROMA, 06 FEB - Un'imboscata vicino allo stadio
Olimpico con due romanisti feriti e il saccheggio delle storiche
bandiere e degli striscioni dei Fedayn, uno dei gruppi più
antichi del tifo giallorosso. Stavolta la miccia del tifo
violento la accendono alcuni supporter della Stella Rossa di
Belgrado, autori del raid anche se, secondo chi indaga, dietro
l'agguato non si può escludere ci sia la vendetta degli ultras
del Napoli. Solo alcune settimane fa il Viminale aveva
condannato gli scontri tra giallorossi e partenopei avvenuti l'8
gennaio sulla A1 nei pressi dell'autogrill Badia al Pino, tanto
da vietare le trasferte alle due tifoserie fino al prossimo 15
marzo: da qui il sospetto - al momento senza conferme - di una
ritorsione trasversale contro i giallorossi da parte degli
ultras partenopei, gemellati con i tifosi della Stella Rossa.
Questi ultimi sono entrati in azione nella capitale a piazza
Mancini, a due passi dallo stadio dopo la partita Roma-Empoli di
venerdì 4 febbraio. Intorno alle 20.30, vestiti interamente di
nero, hanno sorpreso con spranghe e bastoni gli ultras
giallorossi del gruppo Fedayn, sottraendogli bandiere e
striscioni. Il raid ha provocato due feriti: uno è stato
medicato con un taglio alla testa ed un altro ha riportato
un'ematoma celebrale, ma per fortuna al momento dei soccorsi
entrambi non apparivano in gravi condizioni. Gli autori
dell'agguato, che si sono poi subito dileguati, potrebbero far
parte dello stesso gruppo di serbi venuto a Milano giovedì
scorso per la partita di basket Olimpia Milano-Stella Rossa
Belgrado. "30-40 supporter della Stella Rossa hanno attaccato
50-60 romanisti. I Fedayn hanno tentato di scappare per due o
tre volte, ma li abbiamo raggiunti e accerchiati, portando via
tanti striscioni", hanno poi annunciato i tifosi di Belgrado su
uno dei loro profili twitter postando anche un video. Nel
filmato, che ha fatto il giro di varie chat e gruppi whatsapp,
le immagini mostrano la fuga dei supporter serbi, con i
romanisti che si compattano cercando di rintracciare gli
aggressori e recuperare la refurtiva tra i viali con le auto
parcheggiate: "Daje, ammazziamoli" e "Ma chi c... sono?", si
sente urlare. La polizia al momento indaga senza escludere una
serie di ipotesi e quindi anche per verificare eventuali
connessioni tra i tifosi di Belgrado e quelli del Napoli,
gemellati da anni con i supporter della squadra serba. Secondo
le prime testimonianze dei tifosi aggrediti, sul luogo
dell'aggressione non sarebbero stati presenti dei partenopei, un
fatto che al momento ancora non esclude la possibile regia e il
coinvolgimento di frange napoletane del tifo violento. Forse le
stesse che l'8 gennaio si erano scontrate con i tifosi
giallorossi annunciando vendetta. E adesso sale il timore che
l'escalation della rivalità tra le due fazioni, troppo spesso
sfociata in disordini, non sia affatto conclusa. Anche perché
l'attacco non ha lasciato indifferente il mondo ultras
giallorosso: lo storico gruppo dei Fedayn, fondato oltre 50 anni
fa, è stato uno dei primi ad aver assunto il ruolo di leader
nella Curva Sud dell'Olimpico. (ANSA).
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Raid ultras Stella Rossa contro i romanisti, 2 feriti
Scontri vicino Olimpico. Indagini su connessioni con tifo Napoli