(ANSA) - ROMA, JUN 7 - "Gli sviluppi economici globali hanno
iniziato a migliorare, ma la ripresa rimane fragile". E' quanto
si legge nell'Economic Outlook dell'Ocse secondo cui "la
crescita del Pil globale dovrebbe ridursi dal 3,3% del 2022 al
2,7% nel 2023, prima di raggiungere un ancora modesto 2,9% nel
2024". Come afferma la capo economista Clare Lombardelli,
"l'economia globale sta girando un angolo, ma deve affrontare
una strada lunga e tortuosa per raggiungere una crescita forte e
sostenibile". Le prospettive restano ancora "significativamente
incerte" e tra i motivi di maggior preoccupazione sono da
evidenziare l'inflazione e la guerra in Ucraina.
"Prezzi dell'energia più bassi stanno contribuendo a ridurre
l'inflazione complessiva e ad allentare le tensioni sui bilanci
delle famiglie, la fiducia delle imprese e dei consumatori sta
risalendo e la riapertura completa della Cina prima del previsto
ha fornito una spinta all'attività globale" si legge nel
rapporto dell'Ocse. Che osserva però come "allo stesso tempo,
l'inflazione core si sta dimostrando persistente, riflettendo
profitti più elevati in alcuni settori e pressioni sui costi
ancora alte in mercati del lavoro resilienti. L'impatto di tassi
di interesse più elevati in tutto il mondo si avverte sempre di
più, in particolare nel settore immobiliare e sui mercati
finanziari. Segnali di stress hanno iniziato ad apparire in
alcuni segmenti del mercato finanziario mentre gli investitori
rivalutano i rischi e le condizioni del credito si stanno
inasprendo". Secondo l'Ocse, inoltre, "i pieni effetti
dell'inasprimento delle politiche monetarie si vedranno solo
entro la fine dell'anno o nella prima parte del 2024". Quanto
all'inflazione, nelle economie del G20 è previsto un calo dal
7,8% nel 2022 al 6,1% nel 2023 e al 4,7% nel 2024, aiutato dal
calo dei prezzi dell'energia e degli alimentari. Per quello che
riguarda le prospettive per il futuro, l'Ocse osserva che
"permane una significativa incertezza" e i maggiori rischi per
le proiezioni sono al ribasso". In particolare, "una
preoccupazione fondamentale è che l'inflazione potrebbe
continuare a essere più persistente del previsto. Potrebbe
quindi essere necessario un significativo ulteriore inasprimento
della politica monetaria" per contenere i prezzi, aumentando il
rischio di stress nel sistema finanziario e minando la stabilità
finanziaria. L'organizzazione internazionale addita poi come
altro importante rischio al ribasso per le prospettive
economiche "il corso incerto della guerra di aggressione della
Russia contro l'Ucraina". Crisi geopolitica che potrebbe
provocare nuove perturbazioni nei mercati energetici e
alimentari globali. Guardando invece alle possibili prospettive
favorevoli, l'Ocse indica la ridotta incertezza da una fine
anticipata della guerra, le condizioni finanziarie più facili
del previsto, una crescita della forza lavoro più robusta e un
maggiore utilizzo del risparmio accumulato da parte di famiglie
e imprese: tutti fattori che migliorerebbero la crescita e le
prospettive di investimento. (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Ocse, l'economia mondiale migliora ma fragile e incerta
Il pil 2023 +2,7%, i principali rischi sono inflazione e guerra