(ANSA) - UDINE, 30 MAG - "Ogni malinteso secondo noi va
risolto con il dialogo, e dunque anche il problema del Kosovo.
Non può decidere una parte o l'altra, entrambe si devono sedere
a un tavolo per trovare degli accordi condivisi". Lo ha detto
oggi il primo ministro della Repubblica Srpska della Federazione
Bosnia ed Erzegovina, Radovan Viskovic, parlando con i
giornalisti a Udine, dove la delegazione comprendente il
ministro dell'Industria e dell'Imprenditoria, Vojin Mitrovic, è
in visita "per rafforzare le nostre relazioni già importanti con
questo territorio". Parlando ancora della situazione politica
dei Balcani e del Kosovo, Viskovic ha evidenziato che "ogni
conflitto va evitato e la sicurezza per noi, come per altri
Paesi dell'area balcanica, è assolutamente importante". La
visita, che ha compreso diversi incontri istituzionali, tra cui
quello a Trieste con il presidente del Fvg, Massimiliano
Fedriga, e a Udine nella Camera di commercio di Pordenone-Udine
con l'assessore regionale alle Attività produttive del Fvg,
Sergio Emidio Bini, nonché diversi incontri con imprenditori e
potenziali investitori, è stato organizzato da Luigino Pozzo,
presidente di Pmp Industries, azienda friulana operante nella
Repubblica da oltre vent'anni. "La nostra terra è sicura per gli
investimenti - ha sottolineato poi il primo ministro - offriamo
alle aziende che vogliano insediarsi da noi condizioni ottimali
sia per il basso costo dell'energia, sia per le aliquote fiscali
altrettanto favorevoli". Il primo ministro ha anche toccato il
tema della rotta balcanica dei migranti, dicendo che "dal 2020 a
oggi non passa attraverso il nostro Paese, non abbiamo questo
problema".
Nel corso della sua visita in Friuli Venezia Giulia, la
delegazione della Repubblica Srpska guidata dal primo ministro
Radovan Viskovic ha ribadito la sua intenzione, convidisa dal
presidente della Regione Fedriga, di "rinnovare e rilanciare
l'accordo già esistente tra la Regione e la Repubbica". "Un
accordo favorito - ha sottolineato il primo ministro - sia da
motivi di affinità per dimensioni della popolazione e del
territorio, sia da motivi di vicinanza, visto che la distanza
tra Trieste e Banja Luka è di soli 400 chilometri". Il primo
ministro a Udine ha ricordato che "sono già oltre 15 le imprese
italiane che già investono da noi, e molte altre potrebbero
essere interessate a operazioni di reshoring dall'Asia, per
riavvicinarsi e riportare le loro produzioni in Europa". Tra i
temi toccati nel corso della visita - che proseguirà domani
anche nel Medio Friuli, con incontri anche con i sindaci dei
comuni del comprensorio - anche quello dell'area Open Balkan,
ossia l'area di libero scambio di cui si discute nella regione
balcanica. "Abbiamo accolto volentieri la proposta avanzata da
Serbia, Albania e Macedonia - ha commentato Viskovic -, ma
poiché la nostra Federazione è composta da due entità diverse,
ci vuole del tempo ancora, ma stiamo discutendo le condizioni
per aderire. Naturalmente - ha concluso - salutiamo sempre con
molto favore ogni iniziativa volta a facilitare il movimento di
merci e persone, e quindi a dare impulso all'economia di tutta
l'area". (ANSA).
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Premier Repubblica Srpska, per Kosovo la soluzione è dialogo
Entità serba della Federazione Bosnia Herzegovina a Udine