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Dodik, Putin non lascerà sola la Republika Srpska

Leader serbo-bosniaco soddisfatto per colloqui a Mosca

Redazione Ansa

(ANSA) - SARAJEVO, 28 MAG - Il leader serbo-bosniaco Milorad Dodik ha definito un successo la sua recente visita a Mosca, dove ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin. "Abbiamo parlato di vari temi, e ho avuto l'opportunità di riferire a Putin del comportamento decadente dell'Occidente in relazione alla persona che non è stata eletta legalmente alla carica di Alto rappresentante", ha detto Dodik in una conferenza stampa a Banja Luka, capoluogo della Republika Srpska, l'entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina della quale Dodik è presidente. Il riferimento è al tedesco Christian Schmidt, Alto rappresentante nel Paese balcanico del quale Republika Srpska, Serbia e Russia non riconoscono la legittimità sostenendo che non è stato eletto con un voto all'Onu. Con Putin, Dodik ha affrontato anche la questione di come la Russia si comporterebbe nel caso l'Alto rappresentante illegale' dovesse imporre proprie decisioni alla Republika Srpska, fra l'altro sul problema delle proprietà. "Ho detto che per noi vi sono due strade - una è che cessiamo di esistere, l'altra è che preserviamo la nostra autonomia. La risposta ricevuta è stata davvero incoraggiante.

Putin comprende la situazione e non lascerà sola la Republika Srpska", ha detto Dodik. Forte è il dissidio con la componente serbo-bosniaca e le sue crescenti aspirazioni secessioniste.

Dodik è poi tornato ad accusare gli ambasciatori di Usa e Gran Bretagna a Sarajevo di comportamento ostile nei confronti dell'entità a maggioranza serba di Bosnia. "Credono che siamo una colonia, ed è per questo che la lotta contro il colonialismo, per quanto ridicola possa sembrare, è una delle questioni più importanti che dobbiamo risolvere. Noi serbi non intendiamo avallare una nuova una nuova era sotto l'amministrazione coloniale degli stranieri". (ANSA).

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