(ANSA) - BELGRADO, 19 MAG - In un'atmosfera di rinnovata
tensione interetnica, a Mitrovica nord - il settore di Kosovska
Mitrovica abitato da popolazione serba - si è svolta oggi la
cerimonia di giuramento del nuovo sindaco eletto nel voto locale
del 23 aprile scorso, una consultazione boicottata dai serbi e
che ha visto per questo l'elezione di sindaci di etnia albanese
nei quattro maggiori Comuni del nord del Kosovo a maggioranza
serba. Oltre a Mitrovica Nord, sindaci di etnia albanese sono
stati eletti anche a Zvecan, Zubin Potok e Leposavic. Una
situazione questa ritenuta insostenibile dalla dirigenza di
Belgrado, che considera illegittime le elezioni iel 23 aprile,
in base alle quali sindaci di etnia albanese rappresentanti del
2% della popolazione locale sono chiamati a governare comunità
con popolazione al 98% serba, che fa fatica a riconoscerli.
Erden Atiq, il nuovo sindaco di Mitrovica nord, ha prestato
giuramento nella sede dell'Assemblea municipale della città,
presidiata da un massiccio schieramento di forze di polizia e
con la bandiera del Kosovo ben in vista. In un breve intervento
dopo la cerimonia, Atiq ha detto di voler lavorare e servire
indistintamente l'intera popolazione locale senza alcuna
discriminazione, con l'obiettivo di normalizzare la situazione.
Hanno assistito al giuramento il ministro dell'interno del
Kosovo Xhelal Svecla e il suo collega degli enti locali Elbert
Krasniqi. Gli ambasciatori dei Paesi del 'Quint' (Usa, Francia,
Germania, gran Bretagna e Italia), in un comunicato, hanno
lanciato un appello a non esasperare le tensioni e a astenersi
da azioni suscettibili di aggravare la situazione. Nelle
elezioni del 23 aprile Atiq - esponente del movimento
Autodeterminazione (Vetevendosje, VV), la forza di maggioranza
guidata dal premier Albin Kurti - ha ottenuto 550 voti, pari al
66% dei votanti. In quella consultazione, per il boicottaggio
dei serbi, l'affluenza generale era risutata di appena il 3,47%.
Anche oggi Belgrado e i serbi del Kosovo hanno protestato
ribadendo l'illegittimità di una simile consultazione,
considerata una farsa e assolutamente non rappresentativa delle
popolazioni del nord del Kosovo. Petar Petkovic, capo
dell'Ufficio governativo serbo per il Kosovo, ha parlato di
inizio, oggi, del processo di 'occupazione' del nord da parte
del premier Kurti, il cui obiettivo a suo avviso sarebbe quello
di scatenare incidenti e possibili scontri armati. Petkovic ha
riferito di un colloquio che il presidente serbo Aleksandar
Vucic ha avuto in mattinata con l'inviato speciale Ue Miroslav
Lajcak per l'esame della nuova situazione di tensione. Srpska
Lista, il maggior partito dei serbi del Kosovo, ha dato a Kurti
un ultimatum fino al primo giugno per "porre fine alle
repressioni sul popolo serbo in Kosovo". Dopo tale data, ha
aggiunto, vi sarà una risposta da parte dei serbi, la cui natura
non è stata precisata. I Comuni serbi del nord erano senza
sindaco dallo scorso novembre quando tutti i rappresentanti
serbi nelle istituzioni del Kosovo si dimisero dai loro
incarichi per la crisi delle targhe, e più in generale per la
mancata creazione della Comunità delle municipalità serbe in
Kosovo e la presenza al nord di unità della polizia speciale
kosovara. (ANSA).
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Kosovo: al nord giuramento sindaci albanesi, torna tensione
Belgrado parla di 'occupazione' del nord a maggioranza serba