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Serbia: Strasburgo condanna discriminazione linguistica

Avvocato non ha potuto usare variante lingua durante processo

Redazione Ansa

(ANSA) - STRASBURGO, 07 FEB - La Corte europea dei diritti umani (Cedu) ha condannato la Serbia per colpa di un giudice che non ha permesso ad un avvocato di esprimersi in una delle due varianti della lingua nazionale durante un processo penale. Il Paese riconosce ufficialmente la possibilità di usare in tribunale le due varianti della lingua serba, l'ekaviano e l'ijekavian, ma un legale si è visto negare la possibilità di usare la seconda, mentre all'avvocato della parte avversa è stato permesso di parlare in ekaviano senza alcun ostacolo. La Serbia è stata condannata per discriminazione e perché la Corte Costituzionale ha violato il diritto all'equo processo non fornendo una motivazione adeguata al rifiuto di giudicare del ricorso del legale contro il trattamento subito. Belgrado dovrà risarcire all'uomo 2 mila euro per danni morali per la violazione dei suoi diritti. (ANSA).

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