(ANSA) - BUDAPEST, 30 APR - "Fratelli e sorelle, essere 'in
uscita' significa per ciascuno di noi diventare, come Gesù, una
porta aperta. È triste e fa male vedere porte chiuse: le porte
chiuse del nostro egoismo verso chi ci cammina accanto ogni
giorno; le porte chiuse del nostro individualismo in una società
che rischia di atrofizzarsi nella solitudine; le porte chiuse
della nostra indifferenza nei confronti di chi è nella
sofferenza e nella povertà; le porte chiuse verso chi è
straniero, diverso, migrante, povero". Lo ha detto papa
Francesco nell'omelia della messa in Piazza Kossuth Lajos, a
Budapest.
"E perfino le porte chiuse delle nostre comunità ecclesiali - ha
proseguito il Pontefice -: chiuse tra di noi, chiuse verso il
mondo, chiuse verso chi 'non è in regola', chiuse verso chi
anela al perdono di Dio". "Per favore: apriamo le porte!", ha
aggiunto, "Cerchiamo di essere anche noi - con le parole, i
gesti, le attività quotidiane - come Gesù: una porta aperta, una
porta che non viene mai sbattuta in faccia a nessuno, una porta
che permette a tutti di entrare a sperimentare la bellezza
dell'amore e del perdono del Signore". "Ripeto questo
soprattutto a me stesso, ai fratelli vescovi e sacerdoti: a noi
pastori", ha detto ancora Francesco. "Perché il pastore, dice
Gesù, non è un brigante o un ladro; non approfitta, cioè, del
suo ruolo, non opprime il gregge che gli è affidato, non 'ruba'
lo spazio ai fratelli laici, non esercita un'autorità rigida".
"Incoraggiamoci ad essere porte sempre più aperte:
'facilitatori' della grazia di Dio, esperti di vicinanza", ha
esortato. "Lo dico anche ai fratelli e alle sorelle laici, ai
catechisti, agli operatori pastorali, a chi ha responsabilità
politiche e sociali, a coloro che semplicemente portano avanti
la loro vita quotidiana, talvolta con fatica: siate porte
aperte", ha concluso il Papa. "Lasciamo entrare nel cuore il
Signore della vita, la sua Parola che consola e guarisce, per
poi uscire fuori ed essere noi stessi porte aperte nella
società. Essere aperti e inclusivi gli uni verso gli altri, per
aiutare l'Ungheria a crescere nella fraternità, via della pace".
(ANSA).
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Papa, è triste vedere le porte chiuse verso i migranti
Lo ha detto Francesco nell'omelia della messa a Budapest