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Pavel, le incertezze degli alleati danneggiano l'Ucraina

Presidente ceco, 'il 2024 sarà duro, indietro sulle forniture'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 27 NOV - "Oggi nel mio ruolo devo vedere la situazione non solo dal punto di vista del campo di battaglia, ma piuttosto da quello dei principi. E noi non abbiamo altra scelta che dare all'Ucraina tutto ciò di cui ha bisogno per poter ripristinare la sua sovranità e il controllo dei suoi confini". Lo dichiara al Corriere della Sera il presidente della Repubblica Ceca Petr Pavel, ex dirigente Nato. "Sappiamo che l'unico linguaggio che la Russia capisce è quello della forza - aggiunge - Bisognerà anche, ovviamente, arrivare a una fase in cui sia possibile discutere con Mosca, ma ciò deve avvenire nella cornice delle leggi internazionali". "Le controffensive sono costose, impegnative, richiedono tempo - dice ancora - L'anno prossimo ci saranno le elezioni in Russia, negli Stati Uniti e potenzialmente anche a Kiev, e questo inverno sarà estremamente difficile perché una grossa parte delle infrastrutture ucraine è stata distrutta. Sarà dura per la popolazione, e con le esitazioni da parte dei Paesi che ora sostengono l'Ucraina, il senso di frustrazione crescerà".
    "L'inverno - prosegue - darà alla Russia il tempo di ricostituirsi. Se non teniamo alto il nostro sostegno all'Ucraina, il prossimo anno potrebbe essere ancora più favorevole a Mosca. Le nostre consegne di equipaggiamento militare non sono sufficienti. Non abbiamo mantenuto le nostre promesse di fornire loro munizioni per l'artiglieria, l'addestramento per gli F-16 non procede alla velocità con cui dovrebbe. L'Ucraina si aspettava di ricevere i tedeschi Taurus, ma Berlino non ha ancora deciso. Questo crea uno squilibrio nelle consegne e l'incertezza non è una buona base per la pianificazione militare". (ANSA).
   

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