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Registro dei danni contro l'Ucraina, 40 Paesi aderiscono

Fra Paesi che restano fuori Bosnia, Ungheria, Serbia e Turchia

Redazione Ansa

(ANSA) - REYKJAVIK, 17 MAG - Avrà sede a L'Aia e avrà un ufficio satellite in Ucraina il Registro dei danni causati dall'aggressione della Federazione Russa contro l'Ucraina, istituito dal summit dei capi di stato e di governo del Consiglio d'Europa in corso a Reykjavik, come è stato annunciato oggi.

Hanno aderito all'Accordo Parziale Allargato sul Registro 37 dei 46 Paesi membri (tre hanno annunciato l'intenzione di farlo), oltre che tre Stati osservatori, Canada, Giappone, Stati Uniti, e l'Unione europea. Il Registro, spiega una nota, è istituito per un periodo iniziale di tre anni e sarà utilizzato per registrare prove e informazioni relative a richieste di risarcimento danni, perdite o lesioni derivanti dall'aggressione della Russia contro l'Ucraina. Così, si sottolinea, si apre la strada a un futuro meccanismo internazionale di risarcimento per le vittime dell'aggressione russa.

I Paesi del Consiglio d'Europa che hanno aderito sono Albania, Germania, Austria, Belgio, Croazia, Cipro, Danimarca, Spagna, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Malta, Repubblica di Moldova, Monaco, Montenegro, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, San Marino, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Repubblica Ceca, Regno Unito e Ucraina. Hanno espresso l'intenzione di farlo Andorra, Bulgaria e Svizzera.

Fra i Paesi del Consiglio d'Europa che restano fuori ci sono Armenia, Azerbaijan, Bosnia ed Erzegovina, Ungheria, Serbia e Turchia. (ANSA).

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