(di Alberto Rochira)
(ANSA) - UDINE, 08 MAR - "C'è una nuova cortina di ferro, ma
è quella che sta costruendo la Russia. Durante questa guerra e
anche prima la Russia ha attuato la censura e la repressione,
chiudendo le frontiere, espellendo le persone e descrivendole
come agenti dell'estero e fondamentalmente rendendo la Russia
così autoritaria che 100mila russi se ne sono andati. Lo ha
fatto per proteggersi dall'influenza occidentale". È quanto
afferma lo storico e analista Mark Kramer, direttore del Center
for Cold War Studies dell'Università di Harvard, che domani
aprirà il forum internazionale "Borderlands: from the Cold War
to the Conflicts of Our Time", in programma a Udine e Gorizia
fino all'11 marzo, organizzato da Friuli Storia con le
Università di Udine e Harvard".
"Sull'Occidente incide che la Russia sia un Paese profondamente
autoritario perché la politica estera che l'attuale governo
russo ha perseguito è prorio il risultato di questo sistema
autoritari l'o - ha aggiunto lo studioso - e l'avvio di una
guerra in una Russia più democratica non sarebbe avvenuto. I
Paesi occidentali sentono giustamente la necessità di difendersi
dalla Russia - ha continuato - quindi devono spendere molto di
più per le forze militari, quindi la reimposizione di una nuova
cortina di ferro conta molto".
"Negli ultimi anni, c'è stata una sola superpotenza mondiale -
ha aggiunto Kraner - ed è quella statunitense, ora e per un
futuro indefinito. La Cina ha aumentato molto il suo potenziale
economico, ma non è ancora una superpotenza, non ha una forza
militare significativa se non in un'area molto limitata, l'Asia
orientale". Secondo Kramer, "il rischio di una guerra nucleare è
stato molto sopravvalutato, il governo russo ha talvolta usato
la minaccia nucleare per dissuadere i Paesi occidentali che
sostengono l'Ucraina, ma non c'è mai stato un seguito, né me lo
sarei aspettato". "C'è dunque da rallegrarsi - ha commentato -
il governo russo è autoritario, repressivo, ma fortunatamente
non è irrazionale". Sulla fine della guerra, Kramer ha detto che
"poiché il governo russo nell'ultimo anno ha dimostrato di non
attribuire alcun valore agli impegni presi nei trattati
internazionali, l'unico modo in cui questa guerra può finire è
attraverso una vittoria ucraina o russa sul campo di battaglia".
(ANSA).
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Kramer, Mosca costruisce la nuova cortina di ferro
Storico di Harvard, è un Paese profondamente autoritario