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Cina, se Usa ancora su strada sbagliata ci saranno scontri

Qin Gang, 'mai fornito armi alle parti in conflitto'

Redazione Ansa

(ANSA) - PECHINO, 07 MAR - Se gli Stati Uniti non "frenano e continuano sulla strada sbagliata, ci saranno sicuramente conflitti e scontri. Chi ne sopporterà le catastrofiche conseguenze?" E' il monito del ministro degli Esteri cinese Qin Gang, per il quale "contenimento e repressione non renderanno grande l'America e non fermeranno il rinnovamento della Cina".

Qin, in un briefing, è ritornato sul pallone aerostatico transitato di recente sul territorio americano (come "incidente inaspettato") e abbattuto. Gli Usa "hanno agito con una presunzione di colpa, reagito in modo eccessivo, abusato della forza e drammatizzato l'incidente", ha aggiunto.

Qin, fino a meno di tre mesi fa ambasciatore cinese a Washington, ha avvertito che le relazioni con gli Stati Uniti hanno lasciato un "percorso razionale" e che se Washington non cambia rotta ci saranno "conseguenze catastrofiche" legate a quella che ha definito come una "scommessa spericolata" nel modo di trattare i rapporti con Pechino. "Se gli Stati Uniti non frenano, ma continuano ad accelerare lungo la strada sbagliata, nessun guardrail potrà impedire il deragliamento e ci saranno sicuramente conflitti e scontri", ha detto il ministro, accusando gli Usa di volere la concorrenza, "ma in realtà la cosiddetta competizione della parte statunitense è il contenimento e la repressione a tutto campo, un gioco a somma zero in cui tu muori e io vivo". Il ministro ha affermato che la Cina continuerà a seguire i principi del rispetto reciproco, della coesistenza pacifica e della cooperazione vantaggiosa per tutti per perseguire relazioni solide e stabili con gli Stati Uniti: "Speriamo che il governo americano ascolti gli appelli dei due popoli, si sbarazzi della sua ansia strategica, abbandoni la mentalità della Guerra Fredda a somma zero e rifiuti di essere dirottato dall'approccio della correttezza politica", ha notato ancora Qin.

Pechino "non ha fornito armi ad alcuna delle due parti del conflitto ucraino. La Cina non è l'artefice della crisi, né una parte direttamente interessata. Perché minacciare allora le sanzioni alla Cina? Non è assolutamente accettabile". Il neoministro degli Esteri, Qin Gang, nel suo primo briefing con i media a margine dei lavori parlamentari annuali, ha accennato a "una mano invisibile" che sembra sostenere una crisi prolungata.

"E' una tragedia che poteva essere evitata: la Cina sceglie la pace sulla guerra, il dialogo sulle sanzioni" e la de-escalation all'escalation", ha notato ancora Qin sul conflitto tra Russia e Ucraina. (ANSA).

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