(ANSA) - BELGRADO, 24 MAR - La Serbia ricorda oggi il 24esimo
anniversario dell'inizio della campagna di bombardamenti Nato
che nella primavera 1999 posero fine alla guerra del Kosovo.
Come da tradizione, tale doloroso anniversario viene segnato da
raduni, conferenze, cerimonie commemorative in tutto il Paese,
in particolare nelle località particolarmente colpite dai raid
alleati che provocarono migliaia di vittime ed enormi
distruzioni. L'evento commemorativo centrale è in programma nel
tardo pomeriggio a Sombor, nel nord della Serbia, alla presenza
del presidente Aleksandar Vucic. I raid Nato - decisi senza
mandato Onu e che la Serbia definisce regolarmente 'aggressione'
- scattarono su ordine dell'allora segretario generale
dell'Alleanza Atlantica Javier Solana la sera del 24 marzo 1999
con i primi cacciabombardieri decollati dalla base di Aviano nel
nordest dell'Italia, e si conclusero il 9 giugno dopo 78 giorni
di martellanti bombardamenti che colpirono obiettivi militari ma
anche civili, causando la morte di almeno 2.500 persone e il
ferimento di altre 12 mila, tra militari e civili. La
motivazione dei vertici alleati - il comandante in capo delle
Forze Nato era allora il generale americano Wesley Clark - fu
quella di evitare una catastrofe umanitaria a causa della
brutale politica di repressione e pulizia etnica condotta dal
regime dell'allora uomo forte serbo Slobodan Milosevic. (ANSA).
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La Serbia ricorda l'avvio dei raid Nato nel 1999
I bombardamenti alleati posero fine alla guerra del Kosovo