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Pe, instabilità in Montenegro causa lo stallo adesione a Ue

Servono progressi sostanziali, preoccupano ingerenze straniere

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 20 SET - Le forti tensioni politiche e la polarizzazione hanno causato lo stallo del processo di adesione del Montenegro all'Ue. È una delle principali conclusioni contenute nella relazione sul Montenegro adottata dalla commissione Affari Esteri del Parlamento europeo con 51 voti a favore, 3 contrari e 8 astensioni.
    Pur plaudendo all'impegno di lunga data di Podgorica per l'integrazione nell'Ue, che continua ad avere un alto livello di sostegno pubblico, gli eurodeputati affermano che l'incapacità di costruire un consenso su questioni di interesse nazionale e la mancanza di dialogo trasversale hanno ritardato i progressi sulle riforme legate al processo di integrazione europea e fatto precipitare il Paese balcanico in una profonda crisi politica e istituzionale. Il rapporto sottolinea quindi l'urgente necessità di stabilità politica e di progressi sostanziali nelle riforme chiave legate all'Ue, in particolare le riforme elettorali e giudiziarie e la lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione.
    Nel testo, inoltre, si esprime una seria preoccupazione per le interferenze straniere maligne, gli sforzi di destabilizzazione, le minacce ibride e le campagne di disinformazione da parte di attori stranieri in Montenegro, in particolare quelli provenienti da Russia, Cina e Serbia. Gli eurodeputati, infine, invitano le autorità a ridurre la dipendenza economica dalla Cina e chiedono a Podgorica di continuare ad avvalersi del Piano economico e di investimento per i Balcani occidentali e dell'Iniziativa Global Gateway dell'Ue per trovare alternative più ecologiche e trasparenti per il finanziamento dei progetti infrastrutturali. (ANSA).
   

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