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I Balcani "senza inverno", poca neve e temperature alte

A Belgrado e Zagabria battuti record, caldo anche in quota

Redazione Ansa

(ANSA) - BELGRADO, 19 FEB - In luoghi dove inverno era sinonimo di mesi e mesi di grande freddo e di termometri spesso di molti gradi sotto lo zero, oltre che di intense nevicate, solo temperature praticamente da tarda primavera, finestre aperte durante il giorno a far entrare una brezza tiepida, giacconi pesanti che rimangono per settimane nell'armadio, niente precipitazioni nevose neppure ad alta quota - e zero pioggia. E' il quadro dell'inverno 2024 in gran parte dei Balcani, regione un tempo esempio tipico di clima continentale, con estati caldi e inverni rigidi. Ma nell'area balcanica sembra siano rimaste solo le prime. Lo confermano le temperature registrate ad esempio nella notte del 10 febbraio a Belgrado e a Zagabria, 12,6 gradi centigradi, record di tutti i tempi, ma anche i dati statistici di vari istituti meteorologici della regione. Tra questi c'è l'Rhmz serbo, che ha evidenziato temperature sopra la media di 0,7 gradi nella storica stazione sciistica di Kopaonik e addirittura di +2,4 a Cuprija e Leskovac nel mese di gennaio. Ma anche febbraio è stato "molto tiepido in Serbia, temperature fino a 22,6 gradi a Negotin, 21,5 a Nis, caldo anche nelle località sciistiche", salvate dalla neve artificiale "di Sjienica, Crni Vrh, Zlatibor e Kopaonik", mentre a Belgrado si sono toccati i 18,6 gradi, ha segnalato a inizio febbraio su X l'esperto di meteorologia Milos Milic dopo uno dei giorni di febbraio con le temperature più insolite. Ma record simili sono stati registrati anche in Bosnia-Erzegovina, Macedonia del Nord, Kosovo e in altri Stati della regione, interessati da precipitazioni nevose e vero freddo solo in brevi periodi a gennaio. In questi giorni la neve, tuttavia, rimane un miraggio, si evince visitando il portale Windy, che segnala la presenza di un po' di neve solo in rare parti delle Alpi Dinariche e tra Kosovo e Montenegro e Albania e Macedonia del Nord. Scarse precipitazioni che, per ora, non stanno causando siccità grave, secondo dati aggiornati a gennaio dell'EU Science Hub, con l'eccezione di aree in Croazia, Bosnia e Serbia occidentale dove esiste un deficit nell'umidità del suolo, destinato a crescere vista l'assenza di piogge nelle ultime settimane. Di certo, la regione sta sperimentando un nuovo inverno non tradizionale, come già accaduto negli ultimi anni.
    Le cose potrebbero peggiorare in futuro: secondo la maggior parte degli studi a disposizione, la regione dovrebbe sperimentare un aumento della temperatura intorno ai 3,5 gradi entro la fine del secolo, con la Banca Mondiale che ha indicato nei Balcani come uno degli "hotspot" del riscaldamento globale nei decenni a venire. (ANSA).
   

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