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Kosovo: Figliuolo, problema è leadership che non si parlano

'C'è grande immaturità che porta a violenze, Kfor nel mezzo

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 01 GIU - "In Kosovo le posizioni delle leadership serbe e kosovare si sono estremizzate, non si parlano: si creano così problemi che poi sfociano in violenza come abbiamo visto". Lo ha detto il comandante del Comando operativo di vertice interforze (Covi), Francesco Figliuolo, in audizione alle commissioni riunite Esteri e Difesa della Camera e alla commissione Esteri e Difesa del Senato. "I Balcani per noi - ha spiegato Figliuolo - sono come il giardino di casa: se ci sono i rovi prima o poi ci si punge. In quell'area le leadership politiche stanno dimostrando di non avere politica, stanno dimostrando grande immaturità, con dichiarazioni estreme che creano una miscela esplosiva: in mezzo ci sta il contigente di Kfor, 3mila unità (850 gli italiani)". "I nostri ministri degli Esteri e della Difesa - ha proseguito il generale - stanno interloquendo con i principali attori delle due comunità per portarli al tavolo delle trattative. C'è quache segnale positivo: sembra che il primo ministro kosovaro Albin Kurti sia intenzionato a rifare le elezioni". Il comandante del Covi ha quindi riferito che c'è grande attenzione sulla manifestazione kosovara in programma in tarda mattinata a Mitrovica sud: "le nostre forze sono allertate", ha assicurato. Figliuolo ha poi definito "marginale" la presenza della brigata Wagner in Kosovo ed ha detto che le condizioni dei militari italiani feriti negli scontri a Zvecan "sono in progressivo miglioramento: presto rientreranno in Italia". "La presenza del nostro dispositivo in quell'area è ancora fondamentale per prevenire l'acuirsi di crisi ed arginare le tensioni", ha concluso. (ANSA).

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