(ANSA) - PRISTINA, 30 MAG - Nel nord del Kosovo manifestanti
serbi si sono nuovamente radunati stamane davanti ai Municipi di
Zvecan, Zubin Potok e Leposavic per protestare contro
l'insediamento nei loro uffici dei nuovi sindaci di etnia
albanese eletti nel voto locale del 23 aprile scorso. Per ora la
situazione appare tranquilla, anche se è evidente una massiccia
presenza di unità della polizia kosovara e di militari della
Kfor, la Forza Nato in Kosovo a presidiare i punti sensibili.
Ieri a Zvecan in violenti scontri fra dimostranti, polizia e
truppe Kfor sono rimasti feriti una cinquantina di manifestanti
serbi e trenta militari della Nato, dei quali 11 italiani e 19
ungheresi. Il ministro degli esteri ungherese Peter Szijjarto ha
detto che i 19 soldati del suo Paese rimasti feriti operavano
sotto il comando italiano. Stando ai media locali, i nuovi
sindaci di Zvecan e Zubin Potok non intendono raggiungere oggi i
loro uffici nelle rispettive sedi municipali ma dovrebbero
svolgere la loro attività in sedi distaccate situate in villaggi
vicini. Il sindaco di Leposavic sembra sia rimasto bloccato ieri
nella sede del Municipio, dove avrebbe trascorso la notte. Dure
condanne dei gravi incidenti di ieri sono giunte nelle ultime
ore anche da Eulex e Unmik, le missioni Ue e Onu in Kosovo. E
proseguono le accuse incrociate tra Pristina e Belgrado, che si
addossano a vicenda la responsabilità delle nuove forti tensioni
e degli scontri nel nord del Kosovo. Ieri sera il presidente
serbo Aleksandar Vucic ha indicato il premier kosovaro Albin
Kurti e la sua politica incendiaria e ostile ai serbi quali
unici responsabili di tale situazione, e ha fatto appello alla
comunità internazionale e ai paesi del Quint in particolare di
'riportare alla ragione' Kurti, prima che sia troppo tardi. La
presidente del Kosovo Vjosa osmani da parte sua ha puntato il
dito contro le 'strutture parallele' della Serbia nel nord del
kosovom, trasformatesi a suo dire in autentiche 'bande
criminali' che destabilizzano la situazione al nord. (ANSA).
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Kosovo: al nord nuovi raduni e proteste dei serbi
I nuovi sindaci albanesi scelgono altre sedi per lavorare