(ANSA) - BELGRADO, 11 MAR - Il premier kosovaro, Albin Kurti,
ha espresso l'auspicio che nel suo prossimo incontro al vertice
con il presidente serbo, Aleksandar Vucic, il 18 marzo a Ohrid,
in Macedonia del Nord, Belgrado e Pristina possano firmare un
piano di attuazione della proposta europea di accordo sulla
normalizzazione dei rapporti tra le due parti. "L'accordo
proposto dalla Ue è una base solida per fare passi in avanti, e
speriamo di farlo finalmente il 18 marzo", ha detto Kurti in una
intervista oggi a Euronews. Meno ottimista si è mostrato Milovan
Drecun, capo della commissione parlamentare serba sul Kosovo,
secondo il quale nell'incontro del 18 marzo non si registrerà
alcun progresso nel negoziato. In dichiarazioni alla tv pubblica
serba Rts, Drecun ha detto che la Serbia resta ferma sulla sua
posizione contraria al riconoscimento del Kosovo e a una sua
ammissione alle Nazioni Unite. Uno dei punti del piano europeo
di accordo prevede che Belgrado non si opponga all'ammissione
del Kosovo alle varie organizzazioni internazionali, compresa
l'Onu. Drecun ha ribadito al tempo stesso la ferma posizione
della Serbia al tavolo negoziale: prima vanno rispettati e
attuati gli accordi precedenti, a cominciare da quello sulla
creazione della Comunità delle municipalità a maggioranza serba
in Kosovo, e poi si potrà parlare di tutto il resto. Cosa questa
che Kurti continua a respingere, sostenendo che la costituzione
del Kosovo non ammette la presenza sul territorio nazionale di
entità monoetniche. Al Kosovo è tornato a riferirsi oggi anche
Vucic, che ha ribadito il suo no al riconoscimento di Pristina.
"So su che cosa ho giurato - sulla costituzione serba e sul
vangelo di Miroslav: non sarò io a firmare il riconoscimento del
Kosovo", ha detto il presidente serbo. (ANSA).
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Kosovo: Kurti spera in passi avanti al vertice del 18 marzo
Ma Belgrado è scettica, prima Comunità serbi, poi tutto il resto