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Kosovo: la Russia ribadisce il pieno appoggio alla Serbia

Oggi incontro tra Vucic e l'ambasciatore di Mosca a Belgrado

Redazione Ansa

(ANSA) - BELGRADO, 15 GEN - Il pieno appoggio di Mosca sulla crisi del Kosovo, nel rispetto della sovranità e integrità territoriale della Serbia e in linea con la risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza dell'Onu del 1999, è stato ribadito dall'ambasciatore russo a Belgrado Aleksandr Bocan-Kharcenko in un incontro oggi con il presidente Aleksandar Vucic.

Ringraziando Mosca per il sostegno costante su tale dossier in tutti i forum e consessi internazionali, Vucic - ha riferito la presidenza - ha informato l'ambasciatore sugli ultimi sviluppi della situazione in Kosovo, sulle prospettive del dialogo con Pristina facilitato dalla Ue e sull'intensificazione dell'attività diplomatica internazionale diretta a favorire una soluzione politica e negoziata della crisi, a garanzia della pace e della stabilità nella regione. Obiettivo questo, ha osservato il presidente, che resta in cima agli interessi di Belgrado, nel rispetto del diritto internazionale. Nel colloquio si è parlato al tempo stesso dello stato delle relazioni bilaterali, in particolare della collaborazione in campo economico e culturale. La Serbia, legata da storica amicizia alla Russia di cui è il principale alleato nei Balcani, pur avendo votato all'Onu contro l'intervento armato russo e la violazione dell'integrità territoriale dell'Ucraina, si rifiuta di aderire alle sanzioni internazionali contro Mosca invocando i suoi interessi nazionali, a cominciare dall'appoggio russo sul Kosovo e dalle forniture energetiche a prezzi di grande favore.

Posizione questa molto criticata da Usa e Ue, nella quale la Serbia intende integrarsi. E Belgrado è l'unica capitale europea, insieme a Minsk, ad aver mantenuto collegamenti aerei diretti con la Russia. Qualsiasi eventuale accordo sul Kosovo dovrà passare per l'approvazione in Consiglio di sicurezza Onu, nel quale Russia e Cina - Paesi entrambi membri permanenti - sono schierati con la Serbia contro l'indipendenza di Pristina.

(ANSA).

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