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Migranti: aumentano gli sbarchi nell'isola greca di Creta

1.500 persone negli ultimi tre mesi, soprattutto egiziani

Redazione Ansa

(ANSA) - ATENE, 12 MAR - "Il recente aumento dei flussi migratori verso la sponda meridionale di Creta sta diventando una crescente fonte di preoccupazione per il governo (greco), che si aspetta un intervento da parte della Commissione Europea". Lo riporta il quotidiano Kathimerini.
    Negli ultimi tre mesi si stima che circa 1.500 persone abbiano raggiunto l'isola di Gavdos, a sud di Creta, partendo dall'Egitto e dalle coste della Libia. Nell'ultimo fine settimana, circa 300 migranti sono sbarcati a Creta. La maggior parte dei migranti sono uomini egiziani, mentre una piccola percentuale proviene dal Bangladesh e dal Pakistan, riporta Kathimerini. Gli arrivi sono stati registrati nella parte meridionale dell'isola greca, nella zona di mare da Paleochora ad Agia Galini e Matala. La nuova rotta migratoria parte dall'Egitto e prevede una tappa sulla costa libica, dove le imbarcazioni prendono il largo verso l'Europa. Fonti del ministero greco dell'Immigrazione hanno spiegato a Kathimerini che, nella maggior parte dei casi, le imbarcazioni partono dal porto di Tobruk (Libia), entrano nelle acque territoriali greche dopo un viaggio di due giorni e inviano un segnale di SOS alla Guardia costiera affinché i migranti - che non hanno a bordo acqua o cibo - vengano tratti in salvo. Il ministro greco dell'Immigrazione, Dimitris Kairidis, ha spiegato al giornale di avere sollevato la questione dell'aumento degli sbarchi negli ultimi due incontri dei ministri dell'Immigrazione dell'Ue e che Atene aspetta un intervento della Commissione Ue nel prossimo periodo per poter firmare un accordo con l'Egitto. Creta non dispone di centri di accoglienza, quindi le persone sbarcate vengono condotte nei centri abitati dove vengono allestiti alloggi temporanei. (ANSA).
   

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