(ANSA) - STRASBURGO, 13 MAR - A Strasburgo i Ministri dei
Trasporti Ue che chiedono di ripensare lo stop ai motori
tradizionali dal 2035, hanno ribadito la netta contrarietà al
Regolamento Euro 7, ed espresso grande irritazione per la
chiusura al dialogo da parte della Commissione, a partire dallo
stesso Vicepresidente Timmermans, nonché confermato dubbi e
forti perplessità sul dossier CO2. Lo sottolineano fonti del Mit
al termine della riunione del vice premier e ministro delle
Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini con sette suoi
omologhi europei. In particolare, continuano le stesse fonti, è
stata confermata la piena sintonia tra Roma, Berlino e Varsavia.
La riunione è stata promossa dal Ministro ceco Martin Kupka.
Sono intervenuti in presenza i responsabili dei Trasporti di
Repubblica Ceca, Italia, Germania e Polonia, mentre i colleghi
di Ungheria, Romania, Slovacchia e Portogallo si sono collegati
dalle rispettive Capitali. Salvini ha ribadito la "grande
soddisfazione" per l'incontro, sottolineando l'esigenza "di
difendere posti di lavoro e imprese", senza dimenticare "la
necessità di essere indipendenti dalla Cina" che è leader
incontrastata dell'elettrico ma che inquina molto di più
rispetto all'Europa che infatti deve puntare anche sui
biocarburanti. Salvini ha quindi sottolineato che i Ministri dei
Trasporti non dovranno più subire scelte calate da Commissari
che si occupano di altri temi, come successo per lo stop ai
motori tradizionali dal 2035. E ha evidenziato "la schizofrenia
dell'Europa" che da una parte accelera sull'elettrico e
dall'altra boccia il nucleare come fonte energetica green.
(ANSA).
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Fonti Mit, su auto piena sintonia tra Roma-Berlino-Varsavia
Incontro tra otto ministri di paesi Ue