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Al via memorandum per favorire azioni green transfrontaliere

Urso, collaborazione tra Paesi essenziale per sostenibilità

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 22 MAR - Avviare un percorso di confronto permanente transfrontaliero su sviluppo sostenibile, difesa dell'ambiente ed energia, prevedendo una riunione annuale tra le parti. Promuovere una rete di collaborazione per lo scambio di data base e buone pratiche. Verificare l'efficacia delle misure adottate nell'implementazione di direttive e impegni assunti nel quadro dell'Ue. Formalizzare proposte concrete che possano realizzare una piattaforma ambientale comune tra Stati e Regioni confinanti. Sono alcuni obiettivi del 'Memorandum di Trieste per la sostenibilità, l'energia e l'ambiente', presentato oggi a Trieste, in occasione degli "Stati Generali della sostenibilità dell'Alto Adriatico e dell'Europa Centrale", e che nei prossimi giorni sarà firmato tra gli altri dalle Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna e da regioni e contee di Croazia, Austria e Slovenia.

"L'efficacia dell'azione pubblica non può prescindere da una collaborazione transfrontaliera". Oggi "la collaborazione tra regioni e paesi limitrofi si rivela essenziale per il buon esito di ogni azione. La condivisione di obiettivi e risultati diventa il collante per la crescita sostenibile e comune", ha affermato il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, in un video.

Al vertice di oggi hanno partecipato alcune delegazioni locali con l'obiettivo di potenziare la cooperazione, favorire il coordinamento e condividere le buone prassi. "La collocazione geografica della nostra Regione - ha osservato l'assessore regionale del Fvg alla Difesa dell'Ambiente, Fabio Scoccimarro - rappresenta una grande opportunità per sfruttare la posizione strategica di cerniera tra Oriente e Occidente, tra Mediterraneo e Nord Europa. Le sfide che siamo chiamati a sostenere non possono essere affrontate puntando su isolamento ed esclusione internazionale. Anzi, le sfide, in particolare quelle ambientali che non conoscono confini amministrativi, hanno bisogno di essere fronteggiate con i partner più vicini e con una cooperazione internazionale più efficiente". (ANSA).

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