(ANSA) - TRIESTE, APR 27 - Timori per le strozzature del
traffico ferroviario, adozione di un piano nazionale interporti,
eccessiva burocrazia e aumenti di canone demaniale: sono alcuni
dei temi discussi all'incontro tra Pasquale Lorusso
Vicepresidente Confindustria con delega all'Economia del Mare, e
gli imprenditori della filiera e Trasporti e Spedizioni
Confindustria Alto Adriatico, presieduta da Michela Cattaruzza.
Sono state evidenziate le strozzature di traffico ferroviario
che potrebbero crearsi per l'aumento della capacità dei traffici
di merci via treno ipotizzato dall'Autorità di Sistema.
Preoccupa anche, sul versante austriaco, il fatto che i treni in
transito per il Brennero, in direzione Austria-Germania e
viceversa viaggeranno a prestazioni ridotte, con disagi per
l'export italiano, già ostacolato dai divieti di circolazione
dei tir imposti in via unilaterale dal Tirolo Austriaco. Quanto
agli Interporti, è stato ricordato che il Fvg è un modello
evoluto, che mette a sistema Trieste, Gorizia, Cervignano e
Pordenone, che, tutti collegati via ferrovia, consentono al
porto di Trieste di ambire ad essere il più importante hub del
nord adriatico. Confindustria propone un'unica cornice
regolatoria con la introduzione di driver tecnologici
standardizzati per la digitalizzazione della filiera logistica
portuale; semplificazione delle procedure per i progetti di
interporti e relative piattaforme logistiche e nuovi terminali
intermodali, e una regolamentazione unitaria delle concessioni,
definendo il rapporto concessorio con regole certe e criteri per
valorizzarne i contenuti economico finanziari. Per Lorusso è
emerso il "legame efficace tra il tessuto imprenditoriale e un
sistema portuale locale all'avanguardia,con visione
lungimirante, attenta allo sviluppo dei processi innovativi,
sempre con lo sguardo rivolto verso l'estero". (ANSA).
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Confindustria Alto Adriatico incontra il vicepresidente Lorusso
Focus su traffico ferroviario, interporti e canone demaniale