Molise

A Pasqua solenne apertura anno millenario dedicato a San Leo

Si tratta del patrono della comunità di San Martino in Pensilis

Redazione Ansa

(ANSA) - CAMPOBASSO, 28 MAR - Nell'anno 2025 ricorre il primo millenario della presunta data di morte di san Leo, patrono di San Martino in Pensilis: nella Solennità di Pasqua, 31 marzo, la locale comunità aprirà un Anno Leonino. Si tratta - come osservato dal parroco, don Nicola Mattia, di "un tempo da vivere soprattutto con la preghiera, ma anche con alcune conferenze ed altri momenti importanti che aiutino la comunità a prendere maggior consapevolezza di sé, del grande patrimonio storico, artistico e culturale del quale è erede e che deve trasmettere alle nuove generazioni, della bellezza della santità di Leo che è fiorita e si è sviluppata per le vie di questa comunità e su di essa ancora fa sentire la sua benefica presenza e intercessione".
    Questo il programma dell'evento di apertura: - ore 18.30: ritrovo presso il Centro Pastorale per la preghiera iniziale. Fiaccolata per via Croce, via Marina fino alle porte della chiesa. Lettura della Bolla di Papa Francesco con la quale vengono concesse il Giubileo e le Indulgenze previste. Apertura della Porta e ingresso in chiesa.
    - ore 19: messa solenne di Pasqua presieduta dal Vescovo della diocesi di Termoli-Larino, mons. Gianfranco De Luca.
    "Il Santo patrono della nostra comunità di San Martino in Pensilis - ha proseguito il parroco - è celebrato e venerato da tutta la comunità cristiana che vive e nel quotidiano annuncia il Vangelo in questo paese come un testimone fedele del mistero di Cristo. Alla scuola di San Benedetto, Leo, ha imparato a 'non anteporre assolutamente nulla all'amore di Cristo' come più volte ripete la regola benedettina. Sono poche, ma autorevoli fonti giunte fino a noi a far pensare che il 1025 sia stato l'anno in cui San Leo ha concluso il suo percorso terreno. I monaci benedettini, e tra essi Leo, all'inizio del secondo millennio, oltre ad insegnare e testimoniare il mistero di Cristo, hanno aiutato i popoli a rialzarsi dopo un periodo di barbarie che aveva fatto terra bruciata di tutto il sapere e le esperienze di vita precedenti". (ANSA).
   

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