Molise

Sanità: Boccardo (Uil), Molise al punto di non ritorno

Sindacalista, stop a commissariamento, è stato un fallimento

Redazione Ansa

(ANSA) - CAMPOBASSO, 25 LUG - "L'atavica carenza di personale infermieristico, medico e ausiliario negli ospedali molisani, il debito sanitario che aumenta nonostante i tagli alla sanità, il funzionamento di alcuni reparti ad intermittenza, stanno portando alla morte di interi reparti e presidi ospedalieri e mettendo ulteriormente a rischio il diritto alla tutela della salute dei cittadini". Lo afferma la segretaria regionale della Uil, Tecla Boccardo. "Tutto questo marasma - spiega la sindacalista - genera un arretramento del territorio in termini sociali, civili ed economici. In Molise la sanità è la più grande azienda e ogni euro speso per la sanità molisana produce reddito al Molise", mentre "ogni euro per la mobilità passiva produce reddito e posti di lavoro per le altre regioni. Per questo - prosegue - diciamo basta a questo sistema con l'eliminazione del commissariamento che è stato solo un fallimento per la nostra regione, come certificato anche dalla Corte dei Conti. Oggi l'aumento delle risorse del fondo sanitario e le risorse del Pnrr ci potrebbero essere d'aiuto.
    All'interno di una adeguata riorganizzazione strutturale del sistema sanitario regionale, con il potenziamento della medicina territoriale e l'integrazione funzionale tra pubblico e privato accreditato, in un sistema a rete unico governato dal sistema pubblico, la carenza di personale resta purtroppo il maggior punto di caduta da sanare per uscire dal piano di rientro. La mancanza di personale - osserva Boccardo - seppur abbia determinato nel breve periodo un risparmio di costi, è una delle cause principali della generazione del debito perché crea disservizio e non dà risposte, spingendo l'utente a rivolgersi presso altre strutture fuori regione, incrementando la mobilità passiva". (ANSA).
   

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