Molise

Droga: Molise in coda per assistenza utenti con dipendenza

Unica regione a non avere personale dedicato

Redazione Ansa

(ANSA) - CAMPOBASSO, 05 APR - Il Molise è l'unica regione in Italia sprovvista di personale (Medici, Infermieri, Educatori professionali, Ota-Oss, Assistenti sociali, Sociologi, Amministrativi) dedicato all'assistenza degli utenti con problemi di dipendenza. E' quanto emerge dal Rapporto tossicodipendenze 2020 del Ministero della Salute su dati del Sistema informativo nazionale delle dipendenze (Sind) relativi all'utenza, le attività e al personale dei servizi pubblici per le dipendenze patologiche. Nel periodo preso in esame sono stati 60 i nuovi utenti in trattamento, di cui 48 uomini e 12 donne, 739 quelli già in carico o rientrati (644 uomini, 95 donne) per un totale di 799. Nel report vengono illustrate anche le condizioni professionali degli utenti. Tra questi, 136 sono occupati occasionalmente, 246 occupati regolarmente, 59 studenti, 203 disoccupati, 31 rientrano nella categoria di coloro che ricevono benefit sociali, pensionati, casalinghe, disabili. A livello nazionale risulta che il 63,9% dell'utenza in trattamento per droga è in carico ai servizi per uso primario di oppiacei, percentuale che scende al 28,8% tra i nuovi utenti, mentre tra le persone già in carico o rientrate arriva al 68,9%.
    L'eroina rimane la sostanza primaria più usata dall'insieme degli utenti in trattamento. Tuttavia la proporzione di persone sul totale dei trattati che la scelgono come sostanza di elezione, diminuisce nel corso degli anni. Tra nuovi utenti la cocaina risulta sostanza primaria d'abuso nel 40,3% dei casi, mentre per gli utenti già noti tale dato è pari al 20,3% (22,8% nei pazienti totali). Nel tempo è aumentata la proporzione di persone che richiedono un trattamento per uso di cocaina, in particolare tra i nuovi utenti per i quali la dipendenza da cocaina rappresenta in assoluto il problema principale.
    L'accesso ai servizi per uso primario di cannabis riguarda circa il 27,9% dei nuovi utenti e il 9,7% dei pazienti già in carico ai servizi dagli anni precedenti (12,0% dei pazienti totali).
    Per la cannabis negli anni più recenti si osservano valori tendenzialmente decrescenti per i nuovi utenti e crescenti per gli utenti già in carico. (ANSA).
   

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