Molise

Latte: Molise a Patuanelli, superare crisi con aiuti veri

Assessore, è tempo di scelte coraggiose da parte dello Stato

Redazione Ansa

(ANSA) - CAMPOBASSO, 26 FEB - "Il settore zootecnico rischia di scomparire se non si interviene in tempi rapidi", servono "aiuti veri o sarà il disastro". E', in sostanza, il contenuto della lettera inviata al ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, dall'assessore regionale all'Agricoltura, Nicola Cavaliere, nella quale viene posto l'accento sulla crisi che sta attraversando la filiera del latte. "Una problematica seria - osserva Cavaliere - che non esagero a definire drammatica e che sta mettendo a rischio la sopravvivenza dei territori e delle aree interne. È un problema che va oltre le mere questioni economiche, in ballo c'è la tenuta sociale dell'intero sistema. Come Regione - spiega - abbiamo fatto il possibile, nei limiti delle nostre prerogative, sfruttando al massimo i fondi del Psr a disposizione e istituendo in piena emergenza Covid anche bandi ad hoc. Per la prossima programmazione abbiamo previsto, insieme a Lei e perché particolarmente sensibili al destino del settore, un considerevole aumento dei fondi a sostegno della zootecnia, ma è assolutamente necessario ora tamponare l'attuale emergenza prima che si trasformi in un vero e proprio disastro. Lo Stato - prosegue l'assessore - adesso deve avere il coraggio di compiere scelte coraggiose, oserei dire epocali. Si parla tanto di transizione ecologica e difesa dell'ambiente, della biodiversità e dei paesaggi, ma ciò non ha senso se non si sostiene il lavoro degli allevatori, ovvero i primi custodi sul territorio di un tale inestimabile patrimonio". Secondo l'assessore, dunque, "servono subito aiuti veri".
    "Le imprese zootecniche hanno innanzitutto bisogno di liquidità immediata, da soddisfare con gli strumenti del credito, oppure attraverso il reperimento di nuove risorse necessarie a consentire alle imprese di superare il momento critico e sopravvivere in vista della prossima programmazione europea e soprattutto di un riequilibrio dei mercati. Tutto ciò è possibile - conclude - nel pieno rispetto delle normative nazionali e comunitarie, non si chiedono strappi alle regole ma piuttosto la loro piena applicazione e la stessa attenzione e cura che è stata messa in campo in questi anni per salvare tantissime aziende del comparto industriale". (ANSA).
   

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