(ANSA) - CAMPOBASSO, 15 SET - "Abbiamo dato un'anima a questo
Programma operativo straordinario (Pos) 2019-2021 che non passa
al vaglio di alcun organo elettivo molisano". Così, in uno dei
passaggi della conferenza stampa, il Commissario ad Acta per la
sanità e governatore del Molise, Donato Toma illustrando gli
obiettivi prefissati nel documento strategico adottato
recentemente a seguito di alcune osservazioni mosse a dicembre
2020 dal Tavolo tecnico ministeriale al documento redatto
dall'allora Commissario ad Acta, Angelo Giustini, rimaste solo
sulla carta. "La sanità molisana - ha detto Toma - deve essere
unica, il pubblico ha la regia e il privato deve essere
complementare. Ci deve essere una integrazione funzionale. Ciò
significa - ha spiegato - che i servizi che possiamo erogare
come sanità pubblica verranno forniti direttamente, quelli che
non possiamo erogare, ma che ha la sanità privata, verranno
acquisiti ". Il Commissario ha anche parlato di 'accordi di
confine'. In sostanza, i servizi non disponibili in Molise tra
il pubblico e privato convenzionato saranno oggetto di
specifiche convenzioni con le strutture sanitarie delle regioni
limitrofe. "Questo - ha evidenziato - in attesa di poter
realizzare nel medio e lungo periodo un disegno di sanità
molisana diverso". (ANSA).
Sanità:Molise;Toma, regia pubblica con privato complementare
Commissario ad Acta, parola d'ordine è integrazione funzionale