Molise

Coronavirus:Forte(Ceam),a nessuno proibito entrare in chiesa

'Per esequie non possiamo privare conforto parenti più stretti'

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 9 MAR - "Non si capisce perché siano vietate le liturgie nelle Zone al di fuori di quelle dichiarate rosse. I Sacerdoti naturalmente continueranno a celebrare la Santa Messa in maniera riservata. Nel caso delle esequie non possiamo privare del conforto della preghiera almeno al Cimitero e per i parenti più stretti, evitando ogni altra partecipazione". E' quanto scrive, tra l'altro, monsignor Bruno Forte, Arcivescovo della Diocesi Chieti-Vasto e presidente della Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana (Ceam), in merito alle prescrizioni disposte per fronteggiare l'emergenza Coronavirus, con il Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri che sospende a livello preventivo, fino al 3 aprile, sull'intero territorio nazionale "le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri". "Presa visione del Comunicato Cei - scrive Forte sul sito della Ceam - non posso non sottolineare l'urgenza che tutti i fedeli continuino a rivolgersi a Dio nella preghiera con l'esempio e la guida dei loro Pastori. In proposito preciso che non è proibito a nessuno entrare in Chiesa a pregare per affidarsi al Signore, alla Vergine Santa e ai Santi. Com'è sempre avvenuto in epoche di calamità, la Chiesa, casa di Dio, resta il luogo - prosegue Forte - dove cercare conforto, luce e forza dall'alto. Con la forza della preghiera San Gregorio Magno fermò la peste che devastava Roma nel 590. Durante la peste del 1576 San Carlo Borromeo organizzò preghiere pubbliche e incoraggiò quelle private per la liberazione dal terribile flagello e fu esaudito" (ANSA).
   

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