Molise

Sanità: Romagnuolo, vero disastro, ora 'chiamata alle armi'

Consigliera, tutti in piazza per difendere nostri diritti

Redazione Ansa

(ANSA) - CAMPOBASSO, 20 NOV - "Le macerie del disastro sanitario in Molise non sono imputabili ai commissari o al Decreto Balduzzi, la responsabilità è esclusivamente della politica e, come tale, ha nome e cognome". Lo afferma la consigliera regionale Aida Romagnuolo (Prima il Molise), aggiungendo che "a noi però interessa la sanità del presente e quella del futuro". "Quello che si è consumato nella sanità pubblica molisana - osserva - è stato un disegno criminale premeditato, perpetrato per anni ai danni della classe sociale più povera e bisognosa di cure, ed oggi di quei guasti ne paghiamo tutti le più severe conseguenze".
    Romagnuolo, dunque, punta il dito sulla classe politica ricordando che si va verso la chiusura di reparti ospedalieri in un percorso di "solo chiacchiere e false promesse da parte di chi oggi dovrebbe difendere ed evitare questo disastro". Poi, si dice pronta a difendere la sanità regionale "con i denti, unghia e a morsi", invitando i molisani "a una vera e propria chiamata alle armi". "Adesso basta - aggiunge - non posso credere che i molisani non abbiano la forza e il coraggio di lottare per difendere un nostro e loro sacrosanto diritto", Infine, un appello a sindaci, parlamentari, comitati, consiglieri regionali, associazioni, medici, paramedici, cittadini, giovani e studenti: "ribelliamoci, svegliatevi, lottate con me, con noi, lottiamo tutti insieme per liberare il Molise e per vincere questa grande battaglia a difesa della nostra vita. Scendiamo tutti in piazza". (ANSA).
   

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