Molise

Terremoto in Molise, Borrelli: possibili anche scosse più forti

Bifernina riaperta al traffico

Redazione Ansa

"C'è il terremoto, il terremoto non è prevedibile, ci sono queste scosse, gli esperti dicono che è aumentata la probabilità che ci possa essere una scossa ancora più forte, regoliamoci di conseguenza. Questo è il messaggio che deve passare". Così il Capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, che ieri al Coc di Montecilfone (Campobasso) ha incontrato il sindaco, Franco Pallotta, i tecnici e le istituzioni locali. Nel corso del vertice è stato fatto il punto sull'emergenza terremoto in Molise. Borrelli ha ribadito quello che aveva già detto due giorni fa in Prefettura a Campobasso: "non possiamo escludere ulteriori scosse, anche di più elevata intensità".

Borrelli ha anche annunciato che il presidente della Regione, Donato Toma, "sta preparando la relazione per la richiesta dello stato di emergenza. Appena pronta, porterò la dichiarazione al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Consiglio dei ministri".

Bifernina riaperta al traffico. Dalle 13 del 24 agosto è di nuovo transitabile il tratto di strada sulla statale 647 "Bifernina" chiuso al traffico a seguito delle scosse di terremoto degli ultimi giorni. Lo ha reso noto all'ANSA il presidente della Regione, Donato Toma, al termine di un vertice in Prefettura a Campobasso.

Serbatoio idrico da chiudere a Montecilfone. Il sindaco di Montecilfone, Franco Pallotta, ha emesso il 23 agosto un'ordinanza per la demolizione del serbatoio dell'acqua, lesionato dopo le scosse di terremoto degli ultimi giorni. Il documento è stato inviato, tra gli altri, al presidente della Regione, Donato Toma, e al commissario dell'Azienda speciale regionale 'Molise Acque' proprietaria della struttura, alta quasi trenta metri. Il provvedimento è stato emesso a seguito della relazione dell'ingegnere Giovanni Di Iorio nella quale è scritto che "è indispensabile l'abbattimento e la demolizione del serbatoio". Proseguono intanto le verifiche nelle abitazioni private del paese. Sono 405 le richieste di interventi e sono salite a 35 le case inagibili. A Palata, invece, è parzialmente inagibile la Caserma dei Carabinieri, mentre sulla scuola saranno le famiglie dei bambini a scegliere in quale dei due edifici presenti in paese attivare le lezioni alla riapertura dell'anno scolastico.

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