Molise

Terremoto Molise: Acquaviva, 'capitale' croati d'Italia

Dopo invasione ottomana '500, nucleo resiste

Redazione Ansa

(ANSA) - ACQUAVIVA COLLECROCE (CAMPOBASSO), 25 APR - "Sarà durata 15 secondi". "No, 10 secondi". "No, al massimo 7-8". Così Michele, Gennaro, Daniele. Al bar del corso di Acquaviva ragazzi e adulti commentano la scossa di 4.2 di oggi, ma per capire quello che hanno detto bisogna chiedere loro di parlare in Italiano, perché ad Acquaviva si parla croato. Acquaviva assieme a Montemitro e San Felice è uno dei tre paesi di lingua madre croata del Molise, unicum del centro Italia, dovuto all'immigrazione dei profughi croati nel '500 a causa dell'invasione dei Balcani da parte degli ottomani. E Acquaviva, 400 abitanti, è il cuore della conservazione del dialetto croato in Italia. Questi ragazzi molisani parlano un dialetto che risale a quell'epoca e ti spiegano che "dopo il movimento sussultorio c'è stato un boato. E ora siamo nelle mani della natura, perché qui i terremoti non ci sono mai stati, la prendiamo come viene, non sappiamo neanche se preoccuparci più di tanto".
    Alternando dialetto croato e italiano con marcato accento molisano, i ragazzi di Acquaviva ci spiegano che "a parte le case nuove, che sono antisismiche, qui nessuno ha mai fatto lavori particolari, specie nel centro storico". (ANSA).
   

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