Molise

Moro, commemorato agente Rivera

Fratello, 'ci consola il fatto che Giulio non viene dimenticato

Redazione Ansa

(ANSA) - GUGLIONESI (CAMPOBASSO), 15 MAR - "Ho vissuto questo giorno con il dolore nel cuore ma anche con gioia perché Giulio non viene dimenticato, questo giorno non viene dimenticato".
    Parla così Angelo Rivera, nel cimitero di Guglionesi, in occasione della cerimonia di commemorazione della morte del fratello Giulio Rivera, l'agente di scorta di Aldo Moro ucciso a 24 anni durante l'agguato di via Fani, il 16 marzo del 1978.
    "Stavamo sempre insieme da piccolini - ha detto ancora Angelo Rivera che dal '78 è tornato a vivere in paese -, stava sempre con me. Quando mi sono fidanzato, lui ha portato dei fiori alla donna che oggi è mia moglie. Ho tanti bei ricordi. Quando è entrato in Polizia, l'ha scelto lui e quando è diventato agente di scorta di Aldo Moro pensava di essere al sicuro". Con Angelo Rivera c'erano i figli Ignazio (Agente della Polizia Stradale in servizio a Termoli) e Giulio. Nell'agguato di via Fani, la mattina del 16 marzo 1978, vennero uccisi i cinque uomini della scorta di Aldo Moro. Furono trucidati a colpi d'arma da fuoco dal
commando di brigatisti che rapi' il presidente della Democrazia Cristiana. Giulio Rivera, 24 anni, di Guglionesi, guardia di Ps, era stato assegnato alla scorta di Aldo Moro nel 1974, subito dopo essersi arruolato. Il 16 marzo 1978 si trovava alla guida dell'Alfetta che precedeva l'auto sulla quale viaggiava il presidente della Dc. Otto i proiettili mortali che lo raggiunsero.
   

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