Molise

Meno morti in mare in prima parte estate

La Direzione Marittima al lavoro sempre di più su prevenzione

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 10 AGO - Meno morti per annegamenti o malori in mare e in spiaggia, rispetto all'estate dello scorso anno: lo evidenziano i dati della Direzione Marittima d'Abruzzo, Molise e Isole Tremiti almeno per quanto riguarda il tratto di competenza che va da Martinsicuro (Teramo) a Termoli (Campobasso) e Isole Tremiti (Foggia). Dal 1 giugno 2017 al 7 agosto le persone decedute sono state 7 contro le 34 dello scorso anni (16 per annegamento e 18 per altre cause). Il dato odierno è però parziale considerato che solo ora si sta entrando nel periodo di maggior affollamento delle spiagge e che il periodo estivo si concluderà a metà settembre. Delle morti di questa stagione, due sono avvenute a Montesilvano (Pescara), una a Pescara, due a Giulianova (Teramo), una a Roseto degli Abruzzi (Teramo), una a Vasto (Chieti). Sempre nello stesso periodo sono stati 10 i bagnanti tratti in salvo e 54 i diportisti soccorsi e recuperati. "Se dovessimo basarci solo sui numeri - ha detto l'Ammiraglio Enrico Moretti, comandante della Direzione Marittima - dovremmo dire di essere relativamente soddisfatti anche se ogni persona che perde la vita in un momento che dovrebbe essere di svago rappresenta un dolore che non ha prezzo. Se poi andiamo a vedere gli atteggiamenti dei bagnanti che hanno portato a questi eventi luttuosi, o anche a situazioni di pericolo, c'è qualche riflessione da fare: tante situazioni si creano per delle imprudenze e per una sopravvalutazione delle proprie forze e una sottovalutazione delle condizioni del mare. Per questo dobbiamo ancora di più battere sulla prevenzione con azioni mirate con le le varie componenti che lavorano sul campo per la sicurezza.
    Dobbiamo individuare soluzioni per ridurre i rischi e per esempio in una zona dove esiste un pericolo, sperimentare un rimedio, che abbiamo già sperimentato in Italia e anche fuori, e che potrebbe essere quello di mettere dei gavitelli collegati tra loro con una sagola tarozzata per fare in modo che chi non dovesse riuscire a vincere la forza del mare possa aggrapparsi e sostenersi fino all'arrivo dei soccorsi". (ANSA).
   

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