Molise

Droga e armi da Sicilia, due in manette

Viaggi in bus con la famiglia per eludere controlli

Redazione Ansa

(ANSA) - CAMPOBASSO, 27 SET - Droga e armi dalla Sicilia a Campobasso. E' quanto hanno scoperto gli uomini della Squadra Mobile che hanno arrestato una coppia originaria di Agrigento ma che da anni si era trasferita in Molise. A far scattare le indagini sono state le segnalazioni dei residenti della zona di piazza Venezia e via Monforte, esasperati da un continuo via vai degli acquirenti della droga, tra questi anche ragazzi minorenni.

La coppia così è stata tenuta d'occhio a lungo e si è scoperto che i due facevano frequenti viaggi nella terra d'origine, era la Sicilia infatti il loro luogo di approvvigionamento. Ieri sera, al rientro dall'ennesimo viaggio fatto a bordo di un autobus di linea che collega le due regioni, è scattato il blitz: al terminal degli autobus i poliziotti hanno fermato la famiglia (con i due c'erano anche il figlio di lui, maggiorenne, insieme alla fidanzata minorenne, e la figlia di lei, anch'essa minorenne). Portati in questura sono scattate le perquisizioni e si è scoperto che, insieme ai tipici cannoli siciliani, i due avevano portato anche droga e armi. Nella borsa della donna c'erano 50 grammi di cocaina e 700 grammi di hashish, mentre l'uomo aveva addosso una pistola risalente alla prima guerra mondiale, clandestina e modificata, perfettamente funzionante. La coppia inoltre portava anche 65 proiettili.

Sono quindi scattate le manette per N.L., 43 anni, pregiudicato, con precedenti penali specifici, e per B.A., 40 anni, incensurata. I due risultano nullafacenti e sono ora rispettivamente rinchiusi nelle carceri di Campobasso e Benevento; dovranno rispondere dei reati di detenzione ai fini di spaccio di droga e di detenzione di armi e munizioni. Durante una conferenza stampa in Questura, convocata per fornire i dettagli dell'operazione, i vertici della Squadra Mobile hanno sottolineato come la coppia utilizzava l'autobus per aumentare la possibilità di eludere i controlli e si muoveva con i figli probabilmente per apparire come una normale famiglia che tornava nella sua terra d'origine. Dagli agenti infine anche un particolare curioso: quando i poliziotti hanno sottoposto i due ai controlli in Questura una delle preoccupazioni dei due è stata quella di chiedere se negli uffici c'era un frigorifero dove conservare i cannoli che altrimenti si sarebbero guastati. (ANSA).

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