(ANSA) - ROMA, 13 MAG - Sull'approvazione delle unioni civili
"posso riferire la battuta di un uomo di 50 anni che ha perduto
il lavoro da tempo e che mi ha detto: 'Questo governo invece di
pensare a noi povera gente senza lavoro che cosa è andato a
fare?'. L'esultanza del premier Renzi è stata indebita.
L'esultanza è opportuna quando si apre un'azienda, nel lavoro,
nel dare vigore alle cose grandi, non per la vicenda di una
minoranza". Lo afferma all'ANSA, il vescovo di
Campobasso-Bojano, monsignor Giancarlo Bregantini. "In un
momento come questo - aggiunge - non si trattava di una
battaglia principale, non è una vittoria, è un'accoglienza di
una situazione particolare che noi rispettiamo". Mons.
Bregantini ammette anche che ora nella Cei è il momento
dell'autocritica ma assicura che non ci saranno conseguenze sul
referendum di ottobre: "Bagnasco non scende a questo livello".
Unioni civili: Bregantini,non è vittoria
Per vescovi ora autocritica ma no "vendette" referendum ottobre