Molise

Magistrato Papa, denuncio il Governatore del Molise

(V. 'Frattura, io vittima di un massacro...' delle 14.35)

Redazione Ansa

(ANSA) - CAMPOBASSO, 30 GIU - Il magistrato Fabio Papa ha annunciato in una nota che presenterà una denuncia-querela nei confronti del presidente della Regione Molise, Paolo Di Laura Frattura, in merito "alle incaute dichiarazioni rese oggi in una pubblica assise consiliare".
    "Sono costretto a rompere il doveroso silenzio osservato fin qui - spiega Papa - perché anche alle calunnie e ai soprusi istituzionali inferti alla propria onorabilità, deve esserci un limite".
    Papa annuncia nella nota che "sporgerà ampia denuncia querela per i numerosi reati procedibili sia d'ufficio che a querela, commessi nell'esposizione decisamente avventata e indebita di informazioni non solo non disponibili e non utilizzabili né da lui né nel contesto in cui sono state rese ma, ciò che è più grave, assolutamente non rispondenti al vero e arbitrariamente e del tutto fantasiosamente manipolate e distorte a proprio uso e consumo".
    "Peraltro - sottolinea il magistrato - questa denuncia querela andrà ad aggiungersi alle altre già pendenti nelle competenti sedi. Si tratta dunque di un'ennesima manifestazione di inaudita protervia da parte di personaggio politico soggetto a indagini che si ritiene evidentemente 'legibus solutus' in virtù del proprio ruolo, nonché avvezzo a ricorrere alla calunnia, al falso e alla diffamazione pur di sottrarsi alle ordinarie attività di accertamento giudiziario. Ed è un reato tanto più grave in quanto rivolto, ancora una volta, nei confronti del magistrato che conduceva ordinariamente e legittimamente indagini apertesi su denuncia sul conto del Governatore stesso, indagini che risultano peraltro ancora in corso di definizione".
    "Quanto al merito delle affermazioni del Frattura a me indirizzate - sostiene Papa - mi limito a ricordare che all'epoca delle intercettazioni peraltro non esisteva alcun procedimento giudiziario nei suoi confronti, quindi 'pur volendo' non avrei potuto logicamente e cronologicamente parlare dei fatti a me attribuiti". (ANSA).
   

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