Regioni

Vino: Marche, +10% produzione annua, verso 989mila ettolitri

Assoenologi, timori per invenduto, prezzi e calo export lockdown

Redazione Ansa

   Grappoli più pieni per il Verdicchio, raccolto in aumento per Passerina. È del 10% l'aumento stimato della produzione di vino della vendemmia 2020 secondo le stime di Assoenologi che vedono per le Marche una situazione in controtendenza rispetto al trend nazionale in calo (-333mila ettolitri). Le Marche puntano a 989mila ettolitri (82mila in più del 2019) dopo un anno meteorologico con inverno caldo e secco, un marzo freddo e piovoso e qualche fenomeno distruttivo che ha colpito - in diverse occasioni - tutte le province della regione.
    La situazione più disastrosa, con produzione pressoché azzerata, nel Fermano. Da un paio settimane ci si sta muovendo tra gli oltre oltre 17mila ettari del vigneto marchigiano per una produzione che per oltre l'80% è destinata a Doc, Docg e Igt, vini a denominazione maggiormente distintivi del territorio; valgono, secondo l'ultimo report Ismea/Qualivita, ben 97 milioni di euro. Ma la prima vendemmia del Covid è contrassegnata da preoccupazioni non da poco.
    In vista di conoscere il dato marchigiano sull'export, quello nazionale registra un calo del 4% dopo anni di costante segno più. Da gennaio a marzo, mesi che hanno preceduto la dichiarazione di pandemia, l'export marchigiano del vino ha registrato cali Cina, dove il virus ha colpito per primo, con il 35% in meno di bottiglie vendute, un 20% in meno nel Regno Unito con le incognite della Brexit e -1% nella Russia delle tensioni internazionali. Tutto questo si innestata in una situazione che vede le cantine piene di ettolitri invenduti per la chiusura, durante il lockdown, del canale ho.re.ca e con il rallentamento della domanda che ha fatto registrare una flessione di circa il 5% sui prezzi all'ingrosso di bianchi e rossi marchigiani.
    (ANSA).
   

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