Regioni

Moncaro, minibond aumenta competitività

Nel 2015 emissione di 5 mln, ora guarda a ExtraMot Pro3

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 5 NOV - "Aumento della competitività e una riorganizzazione della governance con processi più trasparenti".
    Sono i principali vantaggi della quotazione di minibond riscontrati dall'azienda marchigiana Terre Cortesi Moncaro, che nel 2015 ha emesso un prestito obbligazionario da 5 milioni di euro, con scadenza nel 2020, sul segmento ExtraMot Pro di Borsa Italiana. A spiegarlo è il presidente della società cooperativa, Doriano Marchetti, che guarda al nuovo segmento ExtraMot Pro3, lanciato quest'anno e dedicato alle emissioni di obbligazioni o titoli di debito da parte di società non quotate su mercati regolamentati. La scelta dell'azienda di emettere un minibond era stata dettata dal bisogno di reperire forme di finanziamento alternative al credito bancario che "stava vivendo un momento di criticità nella nostra Regione", spiega Marchetti: l'azienda veniva "da un processo di crescita significativo, dato che eravamo reduci da una ristrutturazione dei siti produttivi fatta a seguito della fusione con altre cantine". Questo "aveva comportato degli investimenti importanti e, in concomitanza con una situazione di crisi del settore bancario, dovevamo cercare forme alternative di finanziamento, quindi, ci siamo avvicinati a questo segmento alternativo che ci ha consentito di riequilibrare anche la nostra struttura finanziaria". Fondata nel 1964, Terre Cortesi Moncaro è oggi il più grande produttore di vino delle Marche, con più di 1.400 ettari di vigneti, le tre cantine di Montecarotto (An), Acquaviva Picena (Ap), Camerano (An) e un fatturato di circa 24 milioni di euro all'anno, la metà circa realizzata all'estero. Moncaro, inoltre, utilizza "energia rinnovabile per oltre la metà della sua domanda, grazie a uno sforzo quotidiano in innovazione e ricerca", spiega l'azienda vinicola, che nel 1980 è stata la prima a sperimentare la coltivazione biologica dell'uva.
   

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