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Mela protagonista a 'Sibillini in rosa'

A Montedinove mostra-mercato frutticoltura e gastronomia

Redazione Ansa

Poco appariscente, ma buona. Non ha la forma regolare e i colori brillanti delle mele 'moderne', è sicuramente rustica, però con una carta vincente da giocare: è sana ed è un presidio Slow Food, riconoscimento che valorizza le piccole produzioni tradizionali a rischio di estinzione. La mela rosa dei Monti Sibillini, gioiello del Piceno e del Fermano, sarà la protagonista di 'Sibillini in rosa', in programma il 29 e 30 ottobre a Montedinove. L'evento è stato presentato in Regione dalla vicepresidente e assessore all'Agricoltura Anna Casini, dal sindaco Antonio Del Duca e da Nelson Gentili, responsabile del presidio Slow Food Mela rosa. La cittadina dell'Ascolano ospiterà una mostra mercato di frutticoltura, gastronomia e piccolo artigianato, con stand e spettacoli, mentre i ristoranti proporranno menù a base di mela rosa. "La manifestazione valorizza un territorio colpito dal terremoto, che va sostenuto e aiutato a rilanciarsi - ha sottolineato Casini -. Sarà l'occasione per scoprire un prodotto povero, ma ricco dal punto di vista nutrizionale e che cresce solo da noi. Consigliamo a tutti di tornare sui Sibillini questo fine settimana: si potrà gustare una prelibatezza unica e scoprire un borgo incastonato in un paesaggio incantevole". "La mela rosa - ha detto il sindaco - è la nostra industria, la domanda che ha saputo crearsi supera l'offerta". Tra gli obiettivi su cui sta lavorando Slow Food, ha detto Gentili, c'è la creazione di una "strada della mela" che favorisca la conoscenza degli 11 comuni dei Sibillini coinvolti nel presidio.
    Coltivata da sempre nelle Marche, la mela rosa matura tra i 450 e i 900 metri di altitudine, in particolare sui versanti dei Sibillini. La coltivazione era stata quasi completamente abbandonata ed era sopravvissuto solo qualche vecchio albero sparso. Da qualche anno è tornata in coltura, grazie al lavoro della Comunità montana dei Sibillini, che ha reintrodotto sul territorio gli ecotipi conservati nei centri di ricerca dall'Assam. Si è inoltre realizzato un campo di piante madri risanate da virosi, da cui attingere il materiale di propagazione, e una serra 'screen house' in cui sono conservate in sicurezza, dai virus, le piante capostipiti delle cultivar oggetto di selezione e recupero. (ANSA).
   

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