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Nelle Marche 151 Bandiere del gusto

Dalle visciole alla roveja, alla Salamora di Belvedere

Redazione Ansa

Sono 151 le Bandiere del gusto nelle Marche, le specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni. A darne notizia è la Coldiretti, sulla base della 16/a revisione del censimento dei prodotti agroalimentari tradizionali, un lavoro finalizzato a proteggere dalle falsificazioni e a conservare anche in futuro, nella sua originalità, il patrimonio delle tipicità, ma anche a sostenere il turismo enogastronomico.
    Tra le specialità, le "visciuli a lu sole" (visciole cotte al sole), che gli agricoltori mangiavano per riprendere forza dopo il lavoro nei campi, la roveja dei Sibillini, un legume fino qualche anno fa a rischio di scomparire, e la Salamora di Belvedere, tipico condimento della Vallesina. In cima alla classifica ci sono pane, pasta e biscotti con 45 diverse tipologie di prodotti, seguiti da 42 verdure fresche e lavorate (dal carciofo monteluponese al marrone di Acquasanta Terme), 30 salami, prosciutti, carni fresche e insaccati di diverso genere (come il salame di Fabriano o i ciarimboli), 11 formaggi (dal Casecc al pecorino in botte), 7 bevande tra analcoliche, liquori e distillati, dal vino cotto al vino di visciole, 7 tipi di olio, 4 prodotti di origine animale (miele e ricotte), 4 condimenti e una preparazione di pesce. 
   

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